Alan Wake 2 è appena giunto e potrebbero servirvi alcuni utili consigli: ecco 5 suggerimenti che vi permetteranno di giocarlo al meglio.
Il primo Alan Wake è stato apprezzatissimo da una piccola ma rumorosa comunità di seguaci che ne ha chiesto per anni un sequel, magari in grado di limare gli spigoli di un gameplay concettualmente interessante ma eccessivamente rigido. Inizialmente Microsoft – che aveva finanziato la produzione del gioco – non ha ascoltato le preghiere dei fan, condannando Alan Wake al dimenticatoio.
La partnership tra Remedy e Microsoft è infatti stata rinnovata, ma per una nuova Ip, quel Quantum Break che riprendeva alcune idee di narrativa da Alan Wake ma che ne stravolgeva il gameplay, proprio il lato più debole di tutta la produzione. Anche in quel caso i giocatori si sono trovati di fronte ad un gioca dal concept interessante, ma non del tutto capace di convincere.
La svolta per Remedy è giunta quando ha deciso di dare vita ad una nuova Ip multipiattaforma, Control, che recuperava le atmosfere dark di Alan Wake e ne modificava radicalmente l’impianto di gioco, prendendo quanto di buono visto in Quantum Break per renderlo più dinamico e coinvolgente.
Proprio Control ha permesso allo sviluppatore di tornare su Alan Wake, il dlc del gioco infatti collegava gli universi narrativi dei due giochi, rendendo di fatto control uno spin-off. In questo modo è stato alimentato l’interesse per quel mondo accantonato nel 2010 e a distanza di 13 anni Alan Wake ha ricevuto il seguito che tutti, compresa Remedy, sognavano da tempo.
Alan Wake 2, cinque consigli per giocarlo al meglio
L’attesa è stata lunga ma a giudicare dall’accoglienza di pubblico e critica anche fruttuosa. Il secondo capitolo di Alan Wake non è solo graficamente impressionante, ma migliora sotto ogni aspetto il primo. Tutte le spigolosità sono state limate e il punto forte, ambientazione e narrativa, ulteriormente migliorato.
L’acclamazione universale potrebbe spingere a giocare questo titolo anche a chi non ha mai giocato il primo e non ha familiarità con i survival horror. Come in ogni appartenente del genere la componente fondamentale è la gestione dell’inventario e delle risorse e un buon utilizzo dei salvataggi. Il primo consiglio è dunque di procedere con cautela e non tralasciare nulla.
1. Usare spesso la mind room: Alan Wake è un gioco fortemente basato sulla narrativa e la risoluzione di misteri, dunque l’utilizzo della bacheca delle indagini è fondamentale per capire la storia e andare avanti nel gioco. Per capire di più sui casi e sulla storia è inoltre utile dare un’occhiata agli altri casi
2. Esplorare: l’esplorazione è fondamentale, poiché solo esplorando troviamo oggetti che ci rivelano la lore del mondo di gioco, ma anche mappe, proiettili e cure che servono come il pane nelle fasi di combattimento.
3. Salvare, salvare e salvare: i salvataggi automatici potrebbero portarci in una situazione di stallo, un combattimento al quale non siamo preparati perché non abbiamo scorte sufficienti di pallottole e medikit, utilizzare dei salvataggi manuali in parti della storia in cui possiamo rimediare a questa situazione può essere fondamentale per andare avanti.
4. Sparare nei punti deboli: le pallottole sono merce rara, dunque risparmiare è fondamentale. Questo rende di vitale importanza imparare a colpire i nemici nei punti deboli, così da abbatterli con minor consumo di pallottole.
5. Altra dinamica fondamentale in questo gioco è la schivata. Alle volte il numero di nemici è troppo ampio e l’unica è schivare per raggiungere i punti luce che ci mettono in salvo dai pericoli.