La proposta offre un incentivo concreto per adottare uno stile di vita più salutare e sostenibile, con benefici per l’intera società.
Negli ultimi anni, il tema delle detrazioni fiscali è stato al centro del dibattito politico in Italia. Diverse proposte sono state avanzate per semplificare il sistema e renderlo più equo per i cittadini. L’attenzione si è spesso concentrata su come le agevolazioni fiscali possano incentivare comportamenti virtuosi, migliorando sia la qualità della vita dei contribuenti che la sostenibilità economica del Paese.
La discussione ha coinvolto esponenti di vari schieramenti politici, tutti concordi sull’importanza di adottare misure che possano avere un impatto positivo sulla salute pubblica e sull’economia. Tra le proposte più innovative, una in particolare ha guadagnato un ampio consenso per la sua capacità di coniugare questi due aspetti fondamentali.
La misura in questione, se approvata, potrebbe rivoluzionare il modo in cui vengono considerate alcune spese nella Dichiarazione dei Redditi, offrendo nuovi strumenti di risparmio e promuovendo stili di vita salutari.
La proposta che piace a tutti i politici e ai cittadini
Il disegno di legge presentato da Daniela Sbrollini (Italia Viva) e sostenuto da tutti i partiti mira a includere l’attività sportiva tra le spese mediche detraibili. L’iniziativa prevede che l’esercizio fisico venga equiparato a un farmaco, permettendo alle famiglie di recuperare parte delle spese sostenute per praticare sport. Pediatri, medici di base e specialisti potranno prescrivere attività sportiva come “farmaco senza controindicazioni”, detraibile fino a un massimo di 210 euro per figlio, per redditi fino a 120.000 euro.
Secondo i dati di Eurobarometro, il 45% degli europei era inattivo nel 2022, con solo il 3% degli italiani che pratica regolarmente attività fisica. Questo comportamento sedentario comporta costi significativi sia per la salute pubblica che per l’economia. La proposta di legge ha come obiettivo principale la promozione dell’attività fisica, riconosciuta come fondamentale per prevenire numerose malattie.
Uno studio congiunto OMS-OCSE ha dimostrato che 150 minuti settimanali di attività fisica potrebbero prevenire 11,5 milioni di casi di malattie non trasmissibili in Europa. In particolare, lo sport potrebbe evitare 3,8 milioni di casi di malattie cardiovascolari, 1 milione di casi di diabete di tipo 2 e oltre 400.000 casi di tumori nei prossimi 25 anni.
L’inattività fisica ha un impatto economico notevole, con l’Italia che potrebbe dover spendere fino a 1,3 miliardi di euro entro il 2050. La detrazione fiscale proposta mira a ridurre questi costi incentivando uno stile di vita più attivo e salutare.