Le cabine telefoniche, molto usate quando non c’erano i cellulari, tornano ad avere una nuova vita. Scopriamo insieme quale sarà il loro uso nel futuro.
Era il 1952 e a Milano venne installata la prima cabina telefonica. In legno o in metallo, al suo interno era collocato un telefono pubblico che si azionava inserendo una schede o dei gettoni. Quando ancora i cellulari non esistevano, le cabine telefoniche erano un importante mezzo per chiamare i propri cari quando si era per strada. I telefoni pubblici infatti si trovavano in alcuni esercizi commerciali come pub, edicole e ristoranti e non per le vie della città. La prima cabina nel nostro Paese fu installata dalla concessionaria nazionale Stipel in Piazza San Babila, nel centro del capoluogo lombardo.
Il primo apparecchio telefonico fu brevettato nel lontano 1889 da William Gray. Nel 1924 arrivarono ad essere installate le cabine telefoniche londinesi, famose in tutto il mondo per il loro colore rosso. Poi la loro diffusione si ebbe in tutta Europa. Nel nostro paese, nel 1971, erano installate circa 2.500 cabine, mentre alla fine del decennio, le cabine salirono a 33 mila. Nel tempo poi hanno perso la loro funzione e sono rimaste abbandonate nelle vie delle nostre città. Dal 2000 le cabine telefoniche provarono ad adeguarsi ai tempi ospitando il modello Digito che permetteva di inviare SMS, fax ed email. Nel 2010 una delibera dell’Agcom ha autorizzato Telecom Italia alla rimozione dei telefoni pubblici non più strettamente necessari.
Con la diffusione degli smartphone e della connessione internet, ormai sempre più persone sono connesse e non hanno più bisogno di una cabina telefonica. È infatti stimato che il 99,2 per cento dei telefoni pubblici è già coperto da una rete di telefonia mobile con almeno tecnologia 2G (basti pensare che oggi si è arrivati al 5G). Che fine faranno quindi le cabine telefoniche?
Tim partirà proprio da Milano per lanciare le nuove cabine telefoniche (ne saranno installate circa 450). Esse saranno una sorta di ‘stazione digitale’ che consentirà all’utente di svolgere una serie di servizi digitali come la ricarica degli smartphone, i pagamenti digitali e ticketing, oltre che le chiamate gratuite verso numeri nazionali.
Ci sarà inoltre un tasto, ‘Women+’, tutto dedicato alle donne che consentirà di richiedere aiuto in situazioni di pericolo. Le nuove cabine raggiungeranno 13 città e su di esse il Comune potrà inserire tutte le informazioni necessarie per i turisti, dai traporti ai musei. In totale ne saranno installate 2500 contro le 15mila vecchie cabine in corso di dismissione in accordo con l’Agcom.
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