Microsoft continua a dimostrare il suo impegno nel garantire la sicurezza e l’affidabilità dei suoi sistemi operativi.
Negli ultimi giorni, i sistemi operativi Windows sono stati al centro di grandi dibattiti. Una serie di eventi ha messo in luce vulnerabilità che hanno avuto un impatto significativo su milioni di utenti in tutto il mondo. Un aggiornamento difettoso del software di CrowdStrike, rinomata azienda del settore su cui Windows basa molte delle sue funzionalità di sicurezza, ha causato il crash di circa 8,5 milioni di dispositivi Windows in tutto il mondo.
Milioni di utenti si sono trovati a combattere con il famigerato Blue Screen of Death (BSOD) e cicli di riavvio continui, con malfunzionamenti che hanno bloccato le attività di aeroporti, banche, aziende e persino della borsa finanziaria. Nonostante Microsoft non sia direttamente responsabile dei disagi, l’episodio ha evidenziato l’urgenza di rivedere le infrastrutture digitali.
L’affidabilità e la sicurezza dei sistemi operativi sono diventate questioni di primaria importanza, soprattutto quando milioni di attività dipendono da essi. In risposta a questa crisi, Microsoft ha cominciato a prendere importanti provvedimenti. La società ha lavorato per fornire soluzioni pratiche che possano aiutare gli utenti a risolvere problemi simili in futuro. L’annuncio di un nuovo strumento di riparazione è il risultato di questi sforzi.
Microsoft rilascia uno strumento di riparazione che tutti gli utenti Windows dovrebbero avere
Per risolvere il problema causato da CrowdStrike, gli amministratori di sistema dovevano riavviare i dispositivi in Modalità Provvisoria e rimuovere manualmente il driver difettoso dalla cartella C:\Windows\System32\drivers\CrowdStrike. Per quanto semplice, quando ci si ritrova con migliaia di dispositivi da riparare, questa procedura manuale si rivela ben presto inefficiente e complicata.
Microsoft ha quindi rilasciato un tool di recupero personalizzato per automatizzare il processo di rimozione del driver difettoso. Questo strumento permette ai dispositivi di avviarsi nuovamente in modo normale. Per utilizzare il tool, gli amministratori IT necessitano di un client Windows a 64 bit con almeno 8 GB di spazio, privilegi amministrativi sul dispositivo, una chiavetta USB con almeno 1 GB di spazio.
In alcuni casi è necessaria anche una chiave di recupero Bitlocker. Lo strumento di recupero è creato tramite uno script PowerShell, che formatta una chiavetta USB e crea un’immagine WinPE personalizzata. Questa immagine viene copiata sulla chiavetta e resa avviabile. Gli utenti possono quindi avviare il dispositivo Windows interessato con la chiavetta USB, che eseguirà automaticamente lo script per rimuovere il driver difettoso.
Il file batch CSRemediationScript.bat, eseguito dal tool, richiede eventuali chiavi di recupero Bitlocker necessarie e cerca il driver difettoso nella cartella specificata, eliminandolo automaticamente se rilevato. Test indipendenti hanno confermato che lo script non crea log o backup del driver eliminato, assicurando un’operazione pulita e rapida.