Sicuramente il migliore dispositivo tra i gadget di settore. Ma dietro i fantastici auricolari Apple si nasconde un grande inganno. Il confronto.
Nascono come evoluzione dei EarPods, simili ma non uguali, senza fili in primis. Lanciati nel 2016 insieme agli iPhone 7, gli AirPods hanno spaccato sin dall’inizio e nel giro di due anni, sono diventati l’accessorio più popolare di Apple.
Un successo per versi inaspettato. I prodotti Apple sono capaci di raggiungere traguardi ambiziosi ma francamente non ci si aspettava tutto ciò otto anni fa, davvero notevoli per il loro successo critico e la sensazionalità virale.
Ma dietro le apparenze di un dispositivo che ha tenuto alto (altissimo) il nome di Apple, con l’andar del tempo, sempre più utenti hanno scoperto un grande inganno, che può essere trasportato serenamente a tutti i settori di mercato, un modus operandi che ormai hanno capito tutti.
Con le dovute differenze, infatti, è un po’ quello che sta succedendo a Samsung, si passa da uno smarpthone all’altro, di anno in anno, ma è sostanzialmente lo stesso cellulare con pochissimi upgrade, eppure con una grande differenza: il costo, che aumenta di anno in anno in maniera spropositata rispetto al dispositivo dell’anno precedente. Stesso concept negli Airpods.
Confrontando i modelli AirPods attualmente in vendita, tutti condividono una serie di caratteristiche molto simili, da qui il pensiero comune del grande inganno: montano lo stesso chip Apple H1. Un modello che supporta il bluetooth 5.0 e che vanta rispetto al chip W1 delle AirPods di prima generazione migliori prestazioni in ogni ambito, fra cui una riduzione della latenza del 30% nei collegamenti.
Idem le funzionalità, siamo sempre lì. La connettività, per esempio, tutti modelli AirPods si affidano allo standard Lightning, ovviamente i cavi in dotazione sono Lightning-USB, eppure ogni anno il prezzo lievita a fronte di piccole variazioni. Più passa il tempo (almeno fin quando non arriverà l’Ai anche sugli AirPods) più è evidente che non ci sono cambiamenti così significativi da giustificare il prezzo, che aumenta comunque e a prescindere.
Come se non bastasse, i nuovi Airpods danno molte più criticità come attestato dagli utenti online che lamentano disconnessioni continue, problemi con rumori e brusii di sottofondo, soltanto per dirne qualunque. Apple su questo non batte ciglio: negli anni si offre sempre di “sostituire” i prodotti che presentano questi problemi, ma il punto è che non dovrebbero proprio esserci a fronte di costi sproporzionati.
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