Attenzione a non farvi attirare da questo modello di scheda grafica: gli esperti avvertono che si brucia molto spesso per un errore di progettazione
Costruire un computer da gaming è sicuramente una soddisfazione per un appassionato. Questo perché la scelta della componentistica richiede settimane se non mesi di studio tra tipologia di pezzi e marche. Analizzare le funzionalità del singolo componente, valutando tramite le recensioni quale compagnia costruisce quello migliore e più affidabile è un lavoro certosino e impegnativo.
A questa fase di ricerca va aggiunta anche quella di raccolta del denaro sufficiente. Non tutti i PC gamer che vogliono comporre un dispositivo da gaming, infatti, hanno le risorse per acquistare tutta la componentistica in una volta. Certo, c’è sempre la possibilità di acquistare il tutto a rate in un negozio, ma l’idea di poter acquistare il singolo pezzo quando si ha disponibilità economica è sicuramente più romantica.
La scelta della tipologia di componente dipende spesso anche dalle disponibilità economiche di chi acquista. Costruire un PC top di gamma richiede un esborso di 2000-3000 euro, cifre che non tutti possono né vogliono permettersi. Immaginate per di aver ceduto al desiderio di piazzare nella vostra build una scheda grafica top di gamma e di scoprire dopo pochi utilizzi che si brucia a causa di un difetto di progettazione. Questo è ciò che si verifica spesso da un anno a questa parte per chi ha deciso di prendere la GPU di fascia più alta della serie 40 prodotta da Nvidia.
Già dall’anno scorso ci sono numerose segnalazioni di RTX 4090 che vanno in fumo. Nvidia inizialmente si è detta consapevole di quanto si stava verificando, ma ha tranquillizzato gli acquirenti dicendo che i casi erano dovuti ad un errore di collegamento della GPU da parte degli utenti. Insomma per la compagnia produttrice non c’era alcun difetto di progettazione e bisognava solo fare attenzione a come si collegava la scheda grafica. Di recente ‘Tom’s Hardware’ ha intervistato un riparatore di NorthridgeFix sull’argomento e questo ha spiegato che ha avuto a che fare con centinaia di 4090 andate in fumo ogni mese. A suo avviso non si tratta di errori di collegamento ma sarebbe più che altro un problema di progettazione dei connettori elettrici.
La conferma di questa sua idea è arrivata quando nei nuovi modelli di RTX 4090 è stato modificato il connettore 12VHPWR auxiliary PCIe. La modifica, spiega ancora l’esperto, ha incrementato la capacità di fissaggio del connettore e alterato altri aspetti e specifiche. In conclusione ha aggiunto: “Adesso è chiaro che la fusione del connettore non è dovuta ad un errore dell’utente. Lo abbiamo sottolineato altre volte in passato, ma mi premeva sottolinearlo ancora una volta, non è causata dall’utente”.
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