Sale l’allerta ransomware con gli utenti preoccupati per la possibile evoluzione: Sony apre un’indagine, ecco cosa sta succedendo.
Sale la preoccupazione degli utenti della rete a seguito dell’indagine aperta da Sony. L’azienda nipponica indaga su un presunto attacco ransomware alla società di videogiochi Insomniac Games, con questo che avrebbe causato il furto di informazioni sensibili.
Il gruppo ransomware Rhysida ha pubblicato parte di questi dati come prova del proprio attacco e pare stia mettendo all’asta l’intero contenuto per 50 Bitcoin, circa 2 milioni di dollari. All’interno dei dati recuperati dagli hacker ci sono anche le informazioni personali dell’attore che ha doppiato Peter Parker in Spider-Man 2. L’allerta si è rapidamente diffusa anche se la situazione si presenta molto complicata.
Indagine Sony sull’attacco ransomware: cosa sta succedendo
Un attacco ransomware è un tipo di offensiva informatica in cui gli aggressori crittografano i dati di un utente e richiedono un riscatto per decrittografarli. Gli attacchi possono colpire sia singoli individui sia aziende e organizzazioni governative e possono prendere forma tramite varie tecniche. In questo caso, l’attenzione degli hacker si è rivolta alla società di videogiochi Insomniac Games. Inoltre, Rhysida è anche lo stesso gruppo nascosto dietro l’attacco recente alla British Library.
Secondo quanto riferito Cyber Daily, tra i dati sottratti ci sono i dettagli del prossimo gioco della casa di sviluppo, Wolverine, come la schermata e alcune illustrazioni dei personaggi. Il gruppo ha poi pubblicato delle scansioni dei passaporti dei dipendenti di Insomniac, compreso quello di Yuri Lowenthal.
L’allerta è massima e Sony ha affermato di sapere delle segnalazioni di questo attacco informatico ma al tempo stesso afferma la società giapponese che non ha motivo di credere che altre divisioni dell’azienda siano coinvolte in questa violazione. Nel 2023 Sony è stata protagonista di vari attacchi informatici. Come spiegato da Eurogamer, l’azienda ha di recente inviato avvisi a circa 6.800 dipendenti di Sony Interactive Entertainment che sono stati al centro di una violazione avvenuta a maggio.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e l’Agenzia per la sicurezza informatica hanno comunicato lo scorso mese un avviso sulla sicurezza informatica. All’interno si è sottolineato di come gli hack di Rhysida ai sistemi aziendali siano dovuti al fatto che le aziende non abbiano l’MFA abilitato per impostazione predefinita. Dunque, la situazione è molto complicata anche se Sony cerca di capire da dove provenga la falla così da sistemarla. I tecnici sono al lavoro e staremo a vedere se nelle prossime settimane questa grande allerta rientrerà.