Un progetto che, se realizzato, potrebbe trasformare il panorama tecnologico indiano e, a lungo andare, anche quello globale.
Immaginate un futuro dove, al posto dei soliti giganti tecnologici, gli smartphone che dominano il mercato portano un marchio indiano. Sembra un’idea moto lontana dalla realtà dei fatti attuale, dominata da ormai qualche decennio da nomi come quelli di Apple e Samsung (insieme ai colossi cinesi nel segmento di mercato più accessibile).
Eppure, il governo indiano sta gettando le basi per rendere questo scenario possibile e addirittura probabile nel breve termine. L’annuncio arriva direttamente dal Ministro dell’IT e delle Telecomunicazioni dell’Unione, Ashwini Vaishnaw.
L’obiettivo dichiarato è quello di creare un intero ecosistema di dispositivi mobile nel Paese, che possano poi svilupparsi in un marchio di smartphone indiano in grado competere sul mercato globale nei prossimi anni. Questa mossa è ispirata dal successo dell’iniziativa “Make in India”, che ha già visto un’espansione significativa nella produzione di telefoni cellulari su larga scala.
Nuovi attori arrivano sulla scena: presto l’India potrebbe dar vita al rivale di Apple e Google
Il contesto attuale vede il mercato degli smartphone indiano saldamente nelle mani di produttori stranieri, con una particolare prevalenza di marchi cinesi e la presenza di Samsung e Apple nel segmento di alta gamma. Il progetto del governo mira a ribaltare questa situazione, spianando la strada a un marchio indiano che possa rivendicare una quota significativa del mercato.
Il Ministro Vaishnaw, nel suo intervento, ha sottolineato il successo della manifattura locale di smartphone come un forte incentivo per l’industria. L’India, con il suo vasto mercato interno e la crescente competenza tecnologica, è effettivamente un terreno fertile per l’innovazione nel settore dei dispositivi mobile.
Oltre al settore della telefonia mobile, il governo ha ambizioni che si estendono alla produzione di semiconduttori, offrendo 1 miliardo di dollari a ogni azienda di semiconduttori che avvia la produzione in India. Questa iniziativa è parte di una strategia più ampia che mira a posizionare l’India come un hub globale in questo settore così importante per l’industria tecnologica.
L’iniziativa non è priva di precedenti nel Paese. Marchi indiani come Micromax e Lava hanno già tentato di affermarsi sul mercato, senza riuscire a competere efficacemente con i colossi stranieri. La nuova strategia del governo potrebbe offrire a questi e altri marchi locali l’opportunità di rivitalizzare la loro presenza sul mercato, beneficiando di un ecosistema di supporto più robusto.
Un primo passo significativo verso la realizzazione di questo ambizioso progetto è stato già compiuto con il lancio dell’Indus App Store. Questa piattaforma, interamente sviluppata in India, mira a sfidare il dominio di Google Play Store e dell’App Store di Apple, simboleggiando l’aspirazione del Paese a una maggiore autonomia nel settore tecnologico.