Altro che USB: arriva la memoria esterna che salva i dati su stringhe di DNA

Lo spazio di memoria esterna latita? E se l’alternativa non fosse un altro hard disk ma una stringa di DNA? Il progetto fantascientifico.

Guardando qualche vecchio film potresti accorgerti che, se ci sono dei computer coinvolti, qualcuno tira fuori un floppy disk oppure un CD. E per quanto questi supporti sembrino obsoleti e tanto vintage tra non molto probabilmente anche gli hard disk esterni tradizionali sembreranno storia del passato.

quante informazioni possono stare nel DNA?
DNA al posto degli hard disk, non è fantascienza – computer-ideal.it

Perché c’è una società che, con una idea abbastanza rivoluzionaria, sta pubblicizzando le memorie sotto forma di stringhe di DNA. Di certo una versione fantascientifica di qualunque cosa esista adesso ma che per quanto assomigli ad un racconto di Philip Dick o a una distopia di George Orwell potrebbe essere una soluzione per il futuro.

Con il progresso tecnologico arrivano anche problemi di spazio di memorizzazione. La prospettiva del DNA per memorizzare dati è quanto mai stuzzicante. Di certo per ora non è qualcosa che puoi trovare tra gli scaffali dei grandi negozi di elettronica.

Altro che messaggio nella bottiglia, la memoria esterna con il DNA

Il DNA è quello che ci rende ciò che siamo. Ogni essere che abita il pianeta è frutto della combinazione e ricombinazione assolutamente casuale di una serie di microscopiche e impercettibili basi, basi che che si allineano per poi dare vita a tutto ciò che a sua volta produce un essere vivente. Andando a guardare al DNA da un punto di vista tecnologico siamo nei fatti davanti ad una sorta di memoria.

cosa usare al posto di un hard disk? Qualcuno propone il dna
Hard disk, una tecnologia in soffitta, arrivano le memorie DNA – computer-idea.it

Un hard disk della vita. E prima di cominciare ad immaginare banche dati ad elica, c’è una società francese, Biomemory, che promette memorie esterne con una capacità di resistere anche 150 anni. Calcolando che la durata media di un hard disk esterno è 5 o al massimo 10 anni siamo quasi di fronte all’eternità. Una opzione promettente soprattutto se si va a guardare la capacità di una stringa di DNA.

Secondo quanto calcolato da Harvard su un grammo di DNA ci starebbero comode 36 milioni di copie di Avengers Endgame. Una quantità di dati veramente importante e che avrebbero dalla loro in più anche la comodità di non consumare tutta l’energia che invece risucchiano i data center.

Perché esattamente come succederebbe nel caso del DNA di un essere vivente, la memoria esterna sotto forma di DNA rimarrebbe in una sorta di sonno profondo fino a quando le informazioni non dovessero essere recuperate attraverso sequenziazione. È chiaro che essendoci di mezzo il DNA non si tratta di memoria a basso costo.

La società infatti offre i propri supporti di memoria, sotto forma di qualcosa che assomiglia a una specie di carta di credito, a coppie di due per mille dollari. Se la tecnologia dovesse prendere piede è probabile che tra qualche anno anche il prezzo scenderà. E troveremo qualche altra meraviglia con cui immaginare il futuro un po’ più in là.

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