Amazon Music sta intensificando l’esperienza degli utenti con una funzione che rivoluziona la creazione delle proprie raccolte musicali
Con una mossa destinata a trasformare il modo in cui scopriamo e godiamo la musica, Amazon Music ha presentato una funzione all’avanguardia che soddisferà le richieste di tutti gli utenti.
Chiamata Maestro, si tratta di una nuova funzionalità di playlist basata sull’intelligenza artificiale che consente agli utenti di trasformare i messaggi di testo in intere playlist. L’aggiornamento è simile alla playlist AI di Spotify, che è stata lanciata questo mese agli utenti Premium. Di seguito, scopriamo come funziona e cosa prevede.
Amazon Music ha presentato Maestro, un generatore di playlist all’avanguardia alimentato dall’intelligenza artificiale. Quest’ultima è da anni una componente importante dei consigli musicali, aiutando servizi come Spotify e Amazon Music a suggerire nuove canzoni agli utenti.
La differenza ora è che, con queste nuove funzionalità, gli streamer possono creare playlist basate su istruzioni di testo che comprendono suoni, attività, stati d’animo, luoghi, emoji e altro ancora. Maestro risponderà a una richiesta creando una playlist e generando un titolo creativo.
Maestro, che è attualmente disponibile in versione beta per un piccolo numero di abbonati negli Stati Uniti, consentirà agli utenti di mettere insieme playlist utilizzando qualsiasi suggerimento, inclusi gli emoji, ha affermato Amazon in un post sul blog. Secondo l’azienda, gli ascoltatori potranno salvare le playlist create dall’intelligenza artificiale e condividerle con altri utenti.
Amazon Music prevede di distribuire Maestro a più utenti, ma per ora solo un numero limitato di abbonati avrà accesso alla funzionalità. Gli abbonati ad Amazon Music Unlimited saranno liberi di ascoltare le proprie playlist istantaneamente, mentre i membri di Amazon Prime e i clienti del livello gratuito (supportato da pubblicità) potranno ascoltare anteprime di 30 secondi delle proprie playlist prima di salvarle.
Amazon avverte che Maestro “non sempre riuscirà a eseguire bene la richiesta la prima volta” perché la tecnologia è ancora nuova. L’azienda afferma di aver implementato alcuni guardrail, tra cui “il blocco del linguaggio offensivo e dei suggerimenti inappropriati”. L’azienda raccoglierà feedback prima di espandere il lancio dell’IA.
La notizia segue il recente annuncio di Spotify sulla propria funzionalità di playlist AI, progettata per aiutare gli utenti a trovare nuova musica in base ai brani che già ascoltano. Le playlist verranno generate in base alle istruzioni testuali specifiche dell’utente relative all’atmosfera, alla situazione e al genere desiderati.
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