Da Amazon arriva un forte segnale: il colosso dell’e-commerce produrrà del carburante con il proprio marchio, pronto a cambiare tutto.
Si tratta di un gesto simbolico molto forte col quale l’azienda di Washington vuole lanciare un segnale potente investendo in un carburante più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Secondo i calcoli dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) le emissioni di CO2 dei trasporti rappresentano circa il 24% delle emissioni totali immesse a livello globale. Ne 2018 il dato parlava di circa 8 miliardi di tonnellate di CO2 su quasi 37 miliardi complessivi. La gran parte delle emissioni associate ai trasporti (74,5%) è dovuta proprio a mezzi che circolano su strada: auto, camion, moto, autobus, ecc.
Quasi la metà di questa “fetta” (circa il 45%) è rappresentata da emissioni di mezzi per il trasporto di persone, come le auto private. Invece il 30% è collegato al trasporto di merci. L’annuncio di Amazon si inserisce nel tentativo di andare verso un trasporto di persone e merci più ecologico.
Amazon infatti ha annunciato che comincerà a produrre il proprio idrogeno per alimentare i mezzi nei suoi magazzini. Si tratta di una mossa che potrebbe dare un notevole impulso verso l’adozione più estesa dell’idrogeno come carburante più “green“.
Alcuni anni fa in tanti riponevano speranza nell’idrogeno. Un entusiasmo calato quando si è compreso che era difficile produrlo in maniera realmente ecologica. Infatti l’idrogeno attualmente prodotto è quello derivante principalmente dal gas naturale, ottenuto tramite un processo inquinante. Come alternativa c’è l’uso dell’elettrolisi: in questo caso la produzione passa per una corrente elettrica attraverso l’acqua per ricavare idrogeno e ossigeno. Se l’elettricità viene da fonti rinnovabili è a zero emissioni.
Nel suo centro logistico in Colorado Amazon ha installato un elettrolizzatore. Sarà utilizzato per rifornire 225 muletti, ma l’impianto potenzialmente potrebbe supportarne fino a 400. In precedenza Amazon provvedeva ad approvvigionarsi dall’esterno, con tutto l’inquinamento del caso legato a liquefazione e trasporto. Produrre in maniera autonoma vuol dire eliminare questo impatto.
Inoltre se in un prossimo futuro sarà utilizzata energia rinnovabile, l’idrogeno sarà pulito al 100%. Grazie alla collaborazione con Plug Power, produttore di celle a combustibile, in oltre 80 suoi magazzini Amazon ha già sostituito i muletti a batteria con quelli a idrogeno.
Amazon vuole azzerare le emissioni entro la data del 2040. L’idrogeno potrà aiutarlo in questo percorso di decarbonizzazione, anche se l’idrogeno prodotto dalla società di Bezos non si può considerare propriamente “green”. Infatti in Colorado l’elettricità è ancora prodotta in prevalenza con fonti fossili. Senza contare che in diversi non credono che l’idrogeno sia l’opzione migliore per i trasporti leggeri, nel momento in cui le batterie stanno diventando sempre più performanti e cheap.
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