Android 15 potrebbe rivoluzionare totalmente un’area precisa del suo sistema operativo: i dettagli di una grande rivoluzione.
Solamente qualche settimana fa, Google ha rilasciato ufficialmente il suo nuovo sistema operativo Android 14. Dapprima disponibile sulla serie Pixel e poi allargato anche agli altri marchi con le rispettive versioni personalizzate, il robottino verde ha saputo aggiornarsi con una lunga serie di modifiche che già da ora stanno venendo parecchio apprezzate dai consumatori. Sia a livello di interfaccia che di strumenti veri e propri.
Ma come sempre, il mondo tech corre a passo svelto e già si sta iniziando a parlare di quelle che potrebbero essere le peculiarità di Android 15. Tra le altre cose, si parla di una piccola rivoluzione per un preciso aspetto della piattaforma. E se le voci dovessero venire confermati, possiamo già da ora dire che si tratterebbe di un enorme passo avanti rispetto a quanto visto fino ad oggi. Per la gioia dei consumatori e degli esperti del settore.
Android 15: l’aggiornamento che potrebbe far felici tutti
Una fantastica novità che è stata scovata in anteprima da alcuni esperti, che hanno avuto modo di analizzare il codice dell’ultima beta di Android 14 QPR2. E che potrebbe diventare realtà con il prossimo major update ad Android 15. Stando a quanto emerso, verrà fatto un enorme passo avanti in merito all’usabilità di tutti i giorni del software, con una chicca che sicuramente potrà essere apprezzata.
Stiamo parlando dell’attivazione vocale delle app. Una feature accessibile andando in Impostazioni, App e Accesso speciale app. Da questa pagina, pare sarà possibile fornire i permessi di attivazione vocale per alcune app nello specifico. Così che potranno venire utilizzate tramite comandi vocali, senza più il bisogno di usare le mani per digitare e toccare sullo schermo.
Come spiegato all’interno della sezione dedicata alla descrizione, “il sensing adattivo garantirà che i dati rimangano privati e accessibili solo all’utente“. Secondo le prime ipotesi, la novità potrà operare sfruttando il Private Compute Core di Android, senza che sia necessaria l’elaborazione dei dati provenienti dal microfono.
Un enorme vantaggio che finalmente potrà essere attivato anche per app di terze parti. Così che, per fare un esempio, Alexa o ChatGPT saranno perfettamente compatibili con la voce dei consumatori come già succede con Google Assistant e Bixby. Android si arricchirebbe di nuovi assistenti virtuali in grado di svolgere operazioni in maniera più rapida ed intuitiva. Se sarà veramente così o rimarranno voci di corridoio, sarà il tempo a dircelo.