App IO, accolta la richiesta degli italiani: stop al fastidioso limite

È stata accolta la richiesta degli italiani inerente ad un fastidioso limite dell’app IO: ecco cosa è cambiato.

L’app IO rappresenta una delle soluzioni più riuscite degli ultimi anni perché riesce a stabilire un dialogo adeguato tra cittadino e Pubblica Amministrazione. Questa è stata presentata nell’aprile del 2020 e realizzata per i dispositivi mobili. Ad oggi infatti non è presente una versione a cui accedere da browser Web e client desktop.

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Accolta la richiesta degli italiani sull’app IO – Foto Facebook: IOitaliait – (Computer-Idea.it)

Il vantaggio più importante dell’app IO deriva dal fatto che permette di ricevere comunicazioni in maniera diretta dalle Pubbliche Amministrazioni. Ad esempio non c’è alcun rischio di dimenticare le scadenze perché la piattaforma invia delle notifiche push sullo smartphone, permettendo all’utente di verificare tempestivamente gli avvisi ricevuti.

Questo importante sistema ha al suo interno degli strumenti per gestire i pagamenti e le varie comunicazioni. Ora gli sviluppatori hanno anche accolto una richiesta degli italiani ponendo fine ad un fastidioso limite. Da ora in avanti non sarà più presente.

App IO, addio al login frequente: stop al limite

Gli utenti dell’app IO hanno spesso segnalato uno problema che consisteva nel dover rifare nuovamente l’autenticazione. Se per chi utilizza la Carta d’Identità Elettronica (CIE) la procedura era abbastanza rapida, diametralmente opposto è il discorso per chi effettuava l’autenticazione con l’identità digitale SPID, soprattutto perché l’app chiedeva sempre di accedere nuovamente.

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Stop al login frequente con SPID o CIE – Foto Facebook: IOitaliait – (Computer-Idea.it)

Con l’ultima versione della piattaforma, rilasciata alla fine del mese di gennaio, la durata della sessione è stata posticipata di 12 mesi. Questo significa che a meno che non si richieda il logout dalla schermata dell’applicazione, questa permetterà all’utente di entrare nell’app senza doversi autenticare con lo SPID o con la CIE. Anche in caso si forzasse la chiusura dell’app, al nuovo rientro la piattaforma mostrerà la schermata Messaggi.

Naturalmente, per aprire l’applicazione è sempre richiesto l’inserimento del codice di sblocco, il riconoscimento del volto o quello dell’impronta digitale. Per una sicurezza maggiore, IO invia una notifica via mail per avvisare l’utente di ogni accesso, riportato data, ora e indirizzo IP del client.

In conclusione, si può sottolineare come l’app abbia raggiunto un importante livello di maturità, aspetto confermato da dei numeri sul suo utilizzo sempre più crescenti, sia da parte dei cittadini che dagli enti pubblici. L’impiego di questa piattaforma pare destinato a crescere perché permetterà in questi mesi di accedere anche ai certificati e ai documenti personali, all’interno del programma IT Wallet che a sua volta anticipa il Digital Identity Wallet Europeo.

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