Un incidente che ci ricorda come le grandi aziende tech possano influenzare in modo significativo la direzione del mercato.
Apple è famosa per essere al centro di diverse dispute legali con altre aziende. La sua posizione di leader del mercato la porta spesso a scontrarsi con rivali e alleati per mantenere il controllo sui suoi guadagni, ma l’ultima notizia legata a queste controversie non sarà sicuramente una buona pubblicità per la sua reputazione. Secondo alcuni recenti rapporti, Apple avrebbe causato la chiusura di una delle app più popolari e apprezzate dagli utenti.
Stiamo parlando di Beeper, un servizio rivoluzionario che aveva l’ambizione di portare iMessage su dispositivi Android, un sogno per molti che ora sembra essere svanito nel nulla. L’iniziativa della compagnia era fortemente in contrasto con la politica di esclusività della mela, specialmente per quanto riguarda la sua piattaforma di messaggistica, iMessage appunto.
La risposta di Apple non si è fatta attendere: la compagnia ha bloccato l’accesso a iMessage a diversi utenti. Sebbene il divieto sia stato successivamente revocato, il danno era già fatto. Beeper ha dovuto affrontare ostacoli imprevisti, incluso il blocco di alcuni Mac usati per il servizio, etichettati come spam da Apple. Questo ha impedito a molti utenti di accedere all’app Messaggi di macOS.
La situazione si è ulteriormente complicata quando Beeper ha deciso di contattare direttamente Apple riguardo al divieto, senza ovviamente ricevere risposta. I vertici dell’azienda hanno quindi cercato l’aiuto di un reporter del The New York Times, che ha contattato Apple e l’ha convinta a revocare il divieto.
Per l’operatività di Beeper, però, era ormai troppo tardi. Questo evento non solo ha influenzato gli utenti diretti di Beeper ma ha anche mandato un messaggio chiaro al mondo della tecnologia: Apple non ha intenzione di cedere il controllo su iMessage.
La notizia giunge in un periodo in cui l’azienda creata da Steve Jobs si prepara ad apportare diversi cambiamenti significativi al suo sistema iOS, tra cui la possibilità di scaricare app da app di terze parti. Una mossa che segue le critiche e le pressioni per una maggiore apertura del mercato delle app. La storia di Beeper, però, non sembra aver avuto un esito altrettanto positivo e offre un momento di riflessione sull’importanza della concorrenza nel settore tecnologico.
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