Apple è di nuovo nei guai, visto che una componente è diventata obbligatoria anche per i vecchi modelli: dovranno adattarsi alle nuove regole.
Ancora una volta al centro della bufera c’è di nuovo la Apple. Infatti in queste ore una nuova componente è diventata obbligatoria anche per i vecchi modelli di iPhone. Questi dovranno adattarsi non solo alle nuove regole e dovranno implementare la componente in un determinato Paese: che cosa sta succedendo.
Nuove informazioni affidabili rimettono Apple al centro della bufera. Stavolta ad esercitare pressioni sul colosso di Tim Cook ci ha pensato un colosso come l’India. Infatti sembra proprio che Apple voglia far ritardare l’attuazione di una normativa che richiede che tutti gli smartphone venduti nel paese siano dotati di una porta di ricarica USB-C. Questo nonostante anche nel mondo occidentale il colosso di Cupertino abbia abbandonato ufficialmente il connettore Lightning.
Questa novità è possibile vederla soprattutto nei nuovissimi iPhone 15 e negli ultimi prodotti presentati dal marchio. La legislazione indiana presenta delle sfumature che potrebbero impattare la mossa di Apple, soprattutto sui modelli più datati. A differenza delle normative europee, la situazione in India potrebbe influenzare il percorso di Apple verso la porta USB-C anche per i modelli più anziani. Secondo alcuni rumors Apple sta quindi cercando di ottenere un rinvio o almeno un esonero per i vecchi iPhone.
A riportare le ultime notizie a riguardo ci ha pensato Reuters. Secondo il portale specializzato alcuni dirigenti Apple avrebbero discusso con gli ufficiali indiani sostenendo che l’applicazione della normativa sugli iPhone più datati avrebbe potuto compromettere gli obiettivi di produzione stabiliti dal programma di incentivi legati alla produzione in loco. Il programma in questione mira ad incentivare i produttori di elettronica attraverso incentivi finanziari.
L’obiettivo è promuovere incentivare i produttori di elettronica attraverso incentivi finanziari, promuovendo nuovi investimenti e incrementando le vendite di telefoni ogni anno. A sfruttare questo programma c’è stato anche FoxConn, uno dei principali produttori di Apple. In questa maniera l’azienda ha portato la produzione di iPhone in India al 12-14% del volume globale. Secondo l’analista Ming-Chi Kuo, questa percentuale potrebbe addirittura salire al 25% l’anno prossimo.
Secondo alcune fonti Apple avrebbe anche spiegato agli ufficiali indiani tutte le difficoltà nel modificare il design degli iPhone più datati per includere la porta USB-C. A meno di ottenere un’esenzione per i modelli precedenti all’iPhone 15, Apple sottolinea che avrebbe bisogno di un periodo di 18 mesi oltre la fine del prossimo anno per conformarsi alla normativa. Proprio questo periodo potrebbe permettere alla Mela di attuare una transizione graduale.
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