Niente Apple Watch o forse sì ma con il contagocce. La decisione che è stata presa sta sorprendendo tutti gli utenti della Mela e non solo.
Brutte sorprese sotto l’albero per tutti quelli che volevano un Apple Watch. C’è infatti una diatriba in corso che per ora ha portato a un ban di questi device fino a nuovo ordine.
Le conseguenze sulla casa della Mela sono ancora da calcolare ma di certo sarà un duro colpo non soltanto in termini di guadagno ma anche di immagine. Perché il ban che riguarda gli orologi smart è scaturito da una decisione presa dalla ITC, la commissione sul commercio internazionale in America, a seguito della richiesta di un controllo da parte di un’altra società che da diverso tempo cerca di mettere i bastoni tra le ruote ad Apple, a causa di quello che sembra un vizio che la società della Mela non vuole togliersi.
Apple Watch bannato perché viola i brevetti altrui
Il divieto di vendita riguarda gli Stati Uniti al momento ma potrebbe estendersi poi ad altre parti del mondo. Ma che cosa c’è che non va nei nuovi Apple Watch e quale sarebbe il problema con l’altra società tecnologica? Le società che producono oggetti tecnologici giocano spesso sul filo dell’infrazione ai brevetti. È rimasta celebre, per esempio, la diatriba tra Apple e Samsung che nel 2013 si sono trovate nella stessa posizione in cui ora si trovano Apple e Masimo, la società che ha puntato il dito contro la Mela.
Tutto a causa proprio di una infrazione di brevetto. Nel 2013 la stessa ITC americana aveva deciso per un bando agli iPad e agli iPhone a causa di una presunta violazione ai danni di Samsung. Ma sempre nel 2013 l’allora presidente Barack Obama decise di mettere il veto e il ban non proseguì.
Stavolta l’amministrazione Biden ha invece deciso di non sfruttare il proprio potere di veto e quindi il ban sugli Apple Watch rimane. In particolare i modelli coinvolti sono l’Apple Watch 9 e l’Apple Watch Ultra 2. La società Masimo si è rivolta alla ITC A a causa di una presunta violazione del brevetto riguardo il sistema con cui l’orologio smart di Apple misura la quantità di ossigeno presente nel sangue.
Gli ingegneri di Apple avrebbero copiato smaccatamente un sistema brevettato da Masimo e lo avrebbero inserito nei loro Apple Watch. Per la ITC la violazione è evidente ed è così scattato il bando di vendita per i due modelli che prevedono l’ossimetro. Apple ha annunciato di stare cercando una soluzione che sia quantomeno software per recuperare ma secondo le dichiarazioni fatte dallo stesso CEO di Masimo questo non sarà sufficiente.
Questo perché il brevetto su cui è nata la questione riguarda sia l’hardware sia il software. E c’era anche un dietro le quinte piuttosto interessante che è emerso di recente sul social di Elon Musk: Apple e Masimo si sarebbero incontrati per parlare di un futuro insieme ma poi Apple avrebbe invece semplicemente attirato con stipendi da capogiro una ventina di impiegati della società diventata rivale e avrebbe anche messo le mani sul chief Technology Officer, che avrebbe poi fornito ad Apple specifiche molto delicate.