Gli Apple Watch perdono una funzione tra le più innovative. La società della Mela costretta per risolvere un problema più grande.
Come per qualunque altro oggetto di tecnologia, anche gli smartwatch di Apple si rinnovano una generazione di device dopo l’altra. Ed è quello che i fan dell’azienda americana si aspettano di avere al polso: un oggetto tecnologicamente avanzato e migliore della generazione precedente.
Ma quello che è successo con la versione più recente degli Apple Watch ci dimostra forse che, ogni tanto, in questa volontà di aggiungere funzioni la società della Mela perde di vista altri principi. La questione che si è sollevata a cavallo dell’anno nuovo ha infatti opposto Apple ad un’altra società che ora sembra aver ottenuto esattamente quello che voleva.
L’ultima generazione degli Apple Watch arriva nei negozi ma lo fa zoppa di una funzione che avrebbe di certo stuzzicato l’interesse di un’altra ricca fetta di consumatori. La domanda ora diventa: come saranno i prossimi smartwatch della Mela?
Tra i device concepiti dai produttori di ogni brand, gli smartwatch sono quelli che generano da una parte l’interesse maggiore e dall’altra anche lo scetticismo più grande. A metà strada tra orologio, sveglia, costola del telefonino e in alcuni casi personal trainer, gli smartwatch hanno trovato il loro mercato e ovviamente tra i prodotti più venduti ci sono gli Apple Watch.
Tra un aggiornamento e l’altro gli smartwatch della Mela sono arrivati alla Serie 9 con l’ingresso della nuova divisione Ultra. Ma proprio gli ultimi Apple Watch Serie 9 e gli Ultra 2 si sono trovati al centro di una disputa con un’altra società produttrice di device simili ma non del tutto equivalenti: Masimo.
Questa società nota per i device da utilizzare in campo medico ha infatti un nuovo sistema che consente, attraverso il contatto di un sensore con la pelle, di calcolare non solo il battito cardiaco ma pressione sanguigna e addirittura ossigenazione del sangue.
E dopo che Apple si era avvicinata interessata ai prodotti di Masimo non c’era stata nessuna collaborazione ma alcuni membri chiave dell’azienda avversaria erano stati convinti a passare ad Apple, portandosi dietro il lavoro fatto proprio sui rilevatori di ossigenazione del sangue. Una funzione che è una delle novità più grandi degli ultimi smartwatch della Mela.
Motivo per cui Masimo ha portato in tribunale Apple per presunta violazione del copyright. Le autorità americane si sono per ora schierate contro il colosso con la mela morsicata. E hanno quindi bloccato la vendita degli Apple Watch Serie 9. Apple però ora ha pronto un modo per tornare a vendere i suoi device di ultima generazione: rimuovendo il sistema di ossimetria.
La questione giudiziaria andrà avanti ancora un po’ ma quello che è chiaro è che Apple è pronta a eliminare questa funzione dalle prossime partite di Apple Watch destinate al mercato americano, dove il ban viene discusso. A quanto pare per i device venduti in Europa e quindi anche in Italia non dovrebbero esserci problemi di questo tipo ma attento a cosa compri online.
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