Quest’anno gli iPhone 15 e 15 Pro avrebbero dovuto avere un’altra importante novità: un modem 5G progettato da Apple.
Alla fine non è così e non dovremmo aspettarci di vedere i chip Qualcomm scomparire dall’iPhone per diverse generazioni. Lo rivela il Wall Street Journal in un’inchiesta dietro le quinte di un progetto strategico che sta accumulando ritardi.
Le ragioni per cui l’azienda di Cupertino vuole creare un proprio modem 5G sono ovvie: risparmiare denaro a lungo termine, sapendo che l’anno scorso ha pagato più di 7,2 miliardi di dollari a Qualcomm, e ottenere l’indipendenza da un partner con cui i rapporti sono stati tempestosi in passato.
Duro attacco alla Apple: ecco cosa sta accadendo
Dopo il successo dei chip Axe, Tim Cook, Johny Srouji e altri dirigenti hanno deciso nel 2018 di lanciare il progetto per creare un modem domestico, riferisce il Wall Street Journal . Questo progetto si chiama Sinopé, dal nome di una ninfa della mitologia greca che sconfigge Zeus. Un bel simbolo.
Rubén Caballero, all’epoca responsabile delle tecnologie wireless presso Apple, fece una campagna per una partnership con Intel, ma vinse Johny Srouji, il direttore dei chip Axe. Caballero lascerà Apple l’anno successivo.
La maggior parte degli ingegneri che erano sotto l’autorità di Caballero si sono poi uniti ai team di Srouji, risultando nella presenza di un senior manager senza esperienza nelle tecnologie wireless. Apple, che da anni ruba talenti a Qualcomm, sta accelerando il movimento dal 2019 rafforzando significativamente la sua presenza a San Diego, roccaforte del progettista di Snapdragon, e acquisendo il business dei chip di rete di Intel.
I leader fissano quindi un obiettivo ambizioso per la realizzazione del progetto: autunno 2023. Tuttavia, Apple scoprì rapidamente che il metodo utilizzato per sviluppare i propri sistemi su chip (SoC) non funzionava con i modem; mettere migliaia di ingegneri al lavoro non è sufficiente per progettare rapidamente un modem ad alte prestazioni.
Qual è il problema
I modem sollevano problemi molto diversi dai SoC. In particolare, mentre i chip Axe sono progettati per una manciata di prodotti, i modem devono supportare le reti 2G, 3G, 4G e 5G in tutto il mondo. In mancanza di esperienza nel settore, i dirigenti stabiliscono scadenze che non possono essere rispettate, ha detto un ex ingegnere al Wall Street Journal.
I team devono infatti progettare prototipi che funzionino con numerosi operatori in tutto il mondo, un compito che richiede tempo. Inoltre, questi team non sono aiutati dal fatto che sono suddivisi in gruppi separati in diversi paesi e non hanno un referente globale.
È stato finalmente alla fine dello scorso anno che il management di Apple ha compreso veramente l’immensa sfida rappresentata dalla progettazione di un chip di rete. E per una buona ragione, i risultati sono pessimi: i prototipi sviluppati a fine 2022 sono tre anni indietro rispetto ai migliori modem Qualcomm, secondo fonti del quotidiano americano.
Questi prototipi sono lenti, soggetti a surriscaldamento ed enormi: il circuito stampato ha le dimensioni di metà iPhone.
Il management Apple decide quindi di posticipare la sua integrazione al 2024, prima di rendersi conto che anche questa scadenza è irrealistica. Infine, Apple punta alla fine del 2025 per il completamento del suo primo modem. Nel frattempo, poiché l’iPhone deve potersi connettere a Internet, è stato firmato un nuovo contratto con Qualcomm – annuncio fatto il giorno prima della presentazione dell’iPhone 15 . Questo contratto scade nell’aprile 2025, ma può essere prorogato per altri due anni, nel caso…