A distanza di 12 anni dalla sua release è stato annunciato il remake di un videogame che è stato amatissimo dalla community.
Si sta per chiudere un anno decisamente ricco di uscite, ma povero al tempo stesso di nuove IP. Se è vero che nel 2023 c’è stato tantissimo da giocare, è anche vero che tra i videogame di maggior valore c’erano esclusivamente sequel o remake di giochi già amati in passato.
Proprio il tanto decantato 2023 è la dimostrazione di come al giorno d’oggi non basti un concept interessante, anche una prima uscita deve rasentare la perfezione per non essere bollato come un flop e relegato al dimenticatoio. Questo ovviamente se non si tratta di indie, giochi a basso budget a cui la community perdona ingenuità e difetti.
Le tendenze di mercato sono dunque ormai cristallizzate: grosse produzioni tripla A che riprendono concept e modelli ludici già visti e rodati (anche nelle nuove IP) oppure giochi coraggiosi ma a basso budget con la speranza che attecchiscano e creino una fanbase solida sulla quale sviluppare il futuro.
Annunciato il remake di un gioco che fece impazzire tutti nel 2011
In un simile stato di confusione e rimescolamento del già visto, anche l’annuncio di un remake di un gioco di 12 anni fa può rappresentare in un certo senso una “novità“. Sì perché in passato ci sono stati giochi in grado di innovare e variare la formula, titoli che si discostavano dalla massa per fare emergere la propria identità.
Sicuramente questo è il caso di Fallen Earth. Massive Multiplayer Online uscito originariamente su PC nel 2011, questo gioco di ruolo online ambientato in un universo distopico ed in un contesto post apocalittico anticipava tantissime produzioni che sono uscite successivamente ed è stato ciò che The Day Before prometteva di essere e ovviamente (data com’è finita) non sarà mai.
Gli sviluppatori lo hanno supportato fino al 2019, ma la community lo ha tenuto in vita anche dopo la fine del supporto, riportandolo “in vita” (un qualcosa di simile a quanto sta accadendo in questo 2023 con il primo Stalker) nel 2021 e dimostrando a chi di dovere che un sequel o un remake sarebbe stato ben accetto.
Ebbene circa sei mesi fa è stato annunciato un remake sviluppato in Unreal Engine. Da quel momento c’è stato un lungo silenzio, interrotto settimana scorsa dal CEO di Little Orbit (lo sviluppatore), Adam Smith. Questo ha spiegato che i lavori di ricostruzione del gioco stanno procedendo bene e che il codice originale è stato quasi del tutto riscritto.
Il team di sviluppo si sta occupando di testare la componente multiplayer, la stabilità del server e del gioco sotto stress, limando di volta in volta le criticità che emergono. Sebbene il lavoro sembri essere a buon punto, al momento non ci sono date d’uscita ufficiali, né dettagli su eventuali aggiunte e novità rispetto all’originale.