Nuovo attacco informatico, stavolta ai danni di una realtà importante come Compass Group Italia: ecco cos’è successo.
Gli hacker colpiscono ancora. Compass Group Italia S.p.A., tra le principali aziende nel settore dei servizi alimentari, compreso quello di mensa scolastica, attiva in tutta Italia, ha reso noto nelle scorse ore di essere stata vittima di un grave attacco informatico. Si tratterebbe di un colpo di tipo ransomware e i dati trafugati, a seconda del ramo aziendale coinvolto, potrebbero essere “sensibili”. E adesso?
L’azienda è subito corsa ai ripari, avviando un’indagine in collaborazione con una nota società di cyber sicurezza globale, e le autorità competenti, inclusa la polizia postale, prontamente informate, sono già al lavoro. Una nota ufficiale informa che si sta affrontando la situazione con la massima serietà, dando la priorità alla tutela della confidenzialità dei dati e della privacy di clienti e dipendenti di Compass. C’è già un’ipotesi sul responsabile dell’attacco: il gruppo Akira. Vediamo il retroscena.
Partiamo dalla buona notizia. Compass Group Italia fa sapere che, diversamente da molti altri attacchi ransomware, l’operatività dell’azienda non è stata compromessa. Resta però la preoccupazione per la sicurezza dei dati: per questo i tecnici stanno lavorando alacremente al fine di proteggere tutte le informazioni sensibili.
Se infatti – vale la pena di ricordarlo – con i backup interni si ripristina facilmente il danno causato dal malware, i dati sottratti dalla struttura informatica aziendale sono persi per sempre, una volta che finiscono in mano criminale. E parliamo nello specifico di informazioni relative a minori e rispettive famiglie.
Il gruppo Akira, principale indiziato per questo attacco, è noto per i suoi attacchi ransomware e ha già messo a repentaglio la sicurezza informatica di numerose organizzazioni in tutto il mondo. La speranza è che stavolta si riesca a consegnare gli autori del colpo alla giustizia. Intanto Compass Group Italia ha espresso la disponibilità a rispondere a eventuali domande o preoccupazioni da parte dei suoi clienti e dei suoi dipendenti.
Sottolineando l’importanza della trasparenza in casi del genere. Sta di fatto che gli attacchi informatici rappresentano ai giorni nostri una minaccia sempre più concreta e pericolosa, e questo ennesimo episodio richiama una volta di più la necessità di investire nella sicurezza informatica e di implementare serie misure preventive a tutela dei dati sensibili degli utenti.
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