C’è una funzione di Google su cui dovreste riporre la vostra attenzione. Alcuni criminali ne hanno una copia, ecco che cosa si rischia.
La sicurezza quando si naviga in rete è molto importante. Arginare il pericolo lo si fa sia stando attenti a ciò che si clicca o si scarica, sia tenendo conto dei possibili malware e spyware che vengono fatti circolare dai cybercriminali sfruttando alcuni trucchetti e metodi ormai noti ai più. In particolare, pare che l’ultimo allarme riguardi nello specifico Google e una sua funzione.
Ci sarebbero alcuni criminali che sono riusciti a farne una copia molto pericolosa e che potrebbe andare a colpire anche voi e i vostri dispositivi. State molto attenti a come agite e a cosa fate quando vi trovate in rete, perché questo allarme rischia di compromettere i vostri dati sensibili e personali e potrebbe portarvi a vedervela con conseguenze potenzialmente disastrose. Solo così sarete più sicuri.
Funzione di Google copiata dai criminali: ecco come difendersi
Una notizia che ha già fatto il giro del web, anche perché è stata Google stessa a muoversi in prima linea e a citare in giudizio alcuni criminali che hanno ingannato migliaia di utenti e li hanno spinti a scaricare una versione non pubblica di un software apprezzatissimo e lanciato da Big G.
Ossia Bard, sistema per sfruttare al meglio l’intelligenza artificiale tramite un chatbot. Secondo quanto emerso, questa copia era in realtà un pericoloso malware che portava ad enormi rischi per i consumatori. Sembra che gli hacker dietro tutto questo siano riusciti ad aggiungere annunci social su alcune pagine dei social per incoraggiare i consumatori a scaricare questa versione copia di Bard. Che però non va a fornire risposte utili, ma permette ad un malware di districarsi all’interno dei dispositivi colpiti per rubare password e credenziali personali.
Secondo le ultime informazioni, sembra sia stato Facebook il social media maggiormente colpito da questa truffa. Google ha pubblicato un post ufficiale sul suo blog, dove spiega di aver inviato oltre 300 richieste di rimozione prima di procedere con la causa legale. Che alla fine si farà, considerando che non è arrivata risposta in merito. E l’azienda non vuole ottenere un risarcimento finanziario, ma un ordine per impedire ai truffatori di creare domini simili e continuare con l’inganno. State molto attenti, dunque, e se vi compare un annuncio di questo tipo non scaricate la versione fake di Bard.