L’autenticazione a due fattori protegge davvero gli account presenti in rete? La chiave a cui dedicare attenzione è questa.
Ogni account presente sui social deve essere dotato di un sistema di sicurezza capace di tenere lontani tutti i cybercriminali della rete. Negli ultimi anni si è decisamente diffusa l’autenticazione a due fattori che garantisce un alto livello di sicurezza ma da sola non basta.
I pericoli presenti in rete sono tantissimi ed è per questo motivo che diventa fondamentale proteggere i propri dati in ogni modo possibile. Le password tradizionali ormai non sono più sufficienti a garantire un giusto livello di protezione, aspetto che rende necessario conoscere altre soluzioni più idonee per l’attuale momento digitale. L’autenticazione a due fattori aiuta ogni nostro account ma è un sistema che tende ad abbassare il rischio ma non ad azzerarlo. Cerchiamo di capire meglio qual è la chiave essenziale per avere una protezione dei dati sensibili a 360 gradi.
Autenticazione a due fattori, un aiuto parziale: attenzione sempre alla password
Molto spesso si tende ad usare parole chiavi semplici oppure a riciclare su più account la stessa password. Un atteggiamento comune e dettato, in parte, anche dalla presenza dell’autenticazione a due fattori. Questo sistema introduce un secondo livello di sicurezza tramite la richiesta di verifica della propria identità. Per quanto importante, l’autenticazione a due fattori risolve parzialmente il rischio di accessi non autorizzati.
Se da una parte bisogna sempre attivare l’autenticazione dall’altra è necessario supportarla con una password complessa. Non si deve cadere nell’errore di pensare che attivando l’autenticazione a due fattori si è al riparo da qualsiasi rischio presente in rete. Anche perché nel corso del tempo gli hacker hanno sempre più migliorato le proprie tecniche, corrompendo anche sistemi protettissimi.
Ancora oggi sono tanti gli utenti che sottovalutano la grande importanza delle password complesse. Nonostante le varie piattaforme ci inducano a costruire una parola chiave complessa, molti decidono di impostare la prima password che viene in mente. Le combinazioni più classiche come “12345” o “password” sono assolutamente da evitare perché ormai conosciutissime dagli hacker.
Bisogna entrare nell’ottica di comprendere che impostare una password semplice sia come lasciare le chiavi di casa nella serratura della porta di ingresso. Fare affidamento ad una password complessa e attivare l’autenticazione a due fattori rende ogni account difficile da violare. Quindi su ogni account e per difendere i propri dati si vada ad impostare una parola chiave non comune, magari, cambiandola periodicamente.