L’Antitrust ha aperto un’istruttoria contro Enel Energia per comunicazioni sui rinnovi dei contratti con pratiche commerciali scorrette.
Enel Energia dovrà rispondere alle accuse dell’Antitrust che dopo aver avviato un’analisi delle comunicazione dei rinnovi inviate ai consumatori ha rilevato presunte pratiche commerciali scorrette da parte dell’azienda.
L’Antitrust assolve il suo ruolo di garante della concorrenza di mercato svolgendo accurati controlli e avviando istruttorie se necessario. Sta accadendo nei confronti di Enel Energia perché si è avvertita l’esigenza di verificare la presenza di pratiche scorrette che forse si sono verificate durante l’invio delle comunicazioni dei rinnovi dei contratti ai contribuenti.
L’Antitrust si è mosso dopo l’arrivo di numerose istanze inoltrate dai consumatori che lamentavano esborsi superiori al passato con riferimento alle bollette di luce e gas nonché l’assenza di informazioni preventive che lasciassero loro una scelta con la possibilità di esercitare il diritto di recesso. Enel Energia ha risposto dichiarando di aver agito rispettando la normativa vigente e la disciplina contrattuale. Ma più di 600 istante sono troppe per non darvi seguito e ora l’Antitrust dovrà verificare la correttezza delle pratiche.
L’istruttoria contro Enel Energia, le accuse dei consumatori
I consumatori hanno accusato Enel Energia di applicare prezzi troppo alti su luce e gas durante il quadrimestre ottobre 2023-gennaio 2024. Si tratta di cifre quadruplicate se non quintuplicate rispetto agli stessi mesi degli anni precedenti. Il problema dell’aumento dei costi nasce dalla mancata o sbagliata comunicazione dei rinnovi contrattuali ai clienti.
L’Agcm ha specificato come diversi utenti che ricevono regolarmente le fatture via e-mail o tramite app non hanno ricevuto alcuna comunicazione sul rinnovo delle condizioni economiche ma solo una e-mail nella spam proveniente da Enel Energia in cui venivano informati del rinnovo dopo la scadenza del contratto con l’applicazione di nuove condizioni economiche della fornitura.
Una procedura appositamente studiata da Enel per aumentare i prezzi, queste le conclusioni dei consumatori. Inoltre c’è la parte grafica dell’email a non convincere.
La comunicazione sembrava più un messaggio promozionale, di quelli che la maggior parte delle persone non legge. Da qui la richiesta da parte dei consumatori di capire cosa è successo realmente e se la pratica di Enel Energia è stata scorretta o meno.
Il Codacons chiede che qualora le irregolarità da parte della società dovessero essere accertate scatti la restituzione delle somme pagate in più a causa delle comunicazioni non inviate o scorrette. Anche Unione Nazionale Consumatori ritiene che dove ci sia una scorrettezza vengano restituiti i soldi.