Bonifico domiciliato di Poste Italiane: cosa significa e come ottenere i soldi

Può capitare che l’INPS decida di erogare un assegno mediante bonifico domiciliato presso le Poste: come ottenere il denaro.

Che si tratti di un errore nell’inserimento dell’IBAN, o la mancanza di un conto intestato, può capitare che l’INPS, invece di effettuare un accredito diretto, scelga un ufficio postale come luogo di bonifico domiciliato. Questo vale per assegni come NASpI, pensioni, e addirittura per l’Assegno Unico Universale.

Come funziona il bonifico domiciliato di poste italiane
Come funziona il bonifico domiciliato di Poste Italiane – (credit: ANSA) – computer-idea.it)

Sebbene la procedura possa sembrare semplice, può capitare che a seguito dei bonifici domiciliati da parte dell’INPS, si riscontrino difficoltà nel ritiro del denaro. Il meccanismo prevede che l’istituto accrediti l’importo direttamente alle Poste, con richiesta di ritirarlo presso lo sportello postale dopo una certa data. Il pagamento avviene in contanti sotto i 1.000 euro e mediante un libretto postale sopra tale soglia.

Bonifico domiciliato INPS: modalità di pagamento e possibili disguidi

La storia è sempre la stessa: una volta recati presso l’ufficio postale previo avviso da parte dell’INPS dell’avvenuto accredito, l’impiegato conferma il bonifico, ma sostiene che senza una lettera specifica non è possibile riscuotere il denaro, seppur a chiederlo è il diretto interessato con tanto di documento d’identità. Già così pare un paradosso, ma ancora più folle può essere se la persona in questione non ha la minima idea di che lettera si stia parlando.

Bonifico domiciliato INPS
Bonifico domiciliato INPS: la lettera necessaria e i possibili disguidi – (computer-idea.it)

Questo è – purtroppo – un caso molto comune, soprattutto se è la prima volta che si è costretti ad adottare questo sistema. Si tratta di una semplice lettera che contiene un codice specifico che l’ufficio postale necessità per riscuotere il denaro. Questa notifica può essere smarrita o arrivare con un notevole ritardo dalla data. Per chi riceve assegni mensili come la NASpI, la situazione può diventare realmente difficoltosa.

Come detto in precedenza, in assenza di questa lettera le Poste rifiutano il pagamento. La permanenza presso l’ufficio è di 30 giorni, dopodiché, in caso di mancato ritiro, il denaro tornerà al mittente. Per risolvere questa situazione il contribuente può ridurre i ritardi recandosi direttamente presso l’ufficio dell’INPS per richiedere una ristampa della lettera. È importante precisare che la trasmissione della lettera via email dopo una chiamata al Call Center INPS non è praticabile, poiché non è prevista l’emissione della lettera in formato digitale.

In sintesi, se si hanno avuto problemi di questo tipo e ci si vuole assicurare che il pagamento avvenga senza intoppi, il contribuente dovrebbe agire prontamente, recandosi di persona presso l’INPS per ottenere una nuova copia della lettera di notifica.

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