Un bonus di 1000 euro erogato direttamente in busta paga: di cosa si tratta e chi lo riceve. Tutti i dettagli.
Far fronte alla molteplicità di spese quotidiane in un contesto economicamente non facile e con stipendi che, in proporzione, non sono adeguatamente aumentati, è tutt’altro che semplice. Il Governo ha a tal proposito messo in atto diverse iniziative, per lo più legate all’erogazione di bonus, agevolazioni o sconti. Basti pensare alla revisione delle aliquote Irpef da un lato.
E all’introduzione della Carta Dedicata a Te (con un importo una tantum caricato su di essa) dall’altro. Ma non solo perché un’ampia fetta di lavoratori può beneficiare anche di un bonus in busta paga, ovvero di un importo aggiuntivo previsto insieme allo stipendio e slegato dagli ‘sconti’ contributivi o nella tassazione. Scopriamo di cosa si tratta quello che, a tutti gli effetti, è un premio in busta paga del valore di 1000 euro.
Iniziamo subito col sottolineare che l’aiuto economico in questione è indirettamente collegato all’attuazione del Pnrr ed è stato inserito in un decreto che da un lato va ad agire sul taglio di alcuni incentivi ma dall’altro introduce anche bonus ed agevolazioni. Proprio come quello di 1047 euro lordi, un vero e proprio premio che tanti lavoratori hanno già ricevuto insieme allo stipendio. Ma di che cosa si tratta a tutti gli effetti?
Il bonus vuole rappresentare un riconoscimento rivolto ai lavoratori della Pubblica Amministrazione impegnati nelle attività di attuazione del Pnrr e che, in tale ambito, rivestono un ruolo di primo piano. Si tratta dunque principalmente dei dipendenti dell’Agenzia delle Entrate e delle Dogane e dei Monopoli, impegnati nei settori chiave per dare il via ai vari progetti. Una somma che dunque vuole rappresentare un ringraziamento per il lavoro fino ad oggi portato avanti.
Inoltre il bonus va a coprire il periodo di attesa prima del rinnovo contrattuale per i lavoratori del Fisco, previsto nel 2025. E va a supportare anche l’extra attività legata all’invio di tre milioni di lettere, destinate ai contribuenti, per la promozione dell’adempimento spontaneo, misura voluta dal Governo Meloni e al momento prevista per il solo 2024. L’incentivo vuole andare anche a sostenere i lavoratori in un periodo complesso sul fronte degli organici. Con 29mila dipendenti al posto dei 43mila previsti, per l’Agenzia delle Entrate.
Ed in attesa dell’attuazione del Piano Integrato che prevede, per il prossimo triennio, l’assunzione di 11.657 dipendenti. Da segnalare inoltre che un premio pari al 15% della retribuzione sarà destinato fino al 2026 a cancellieri e altri dipendenti dei tribunali sempre a scopo di incoraggiamento a lavorare di più riducendo gli arretrati.
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