Bonus famiglie dal valore di 618 euro mensili: come funziona la misura

Il valore del bonus famiglie di cui tutti parlano. Di seguito i numeri della prestazione per i nuclei familiari in difficoltà.

Non sempre è possibile indicare con esattezza i numeri dei beneficiari delle prestazioni sociali. Occorre avere le informazioni direttamente dalla fonte, cioè dall’INPS. A fornire informazioni dettagliate è l’Osservatorio statistico dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale con studi appropriati riguardo le misure sociali erogate.

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Bonus 618 euro, a chi spetta – computer-idea.it

L’INPS infatti provvede all’accredito e all’erogazione di diverse prestazioni destinate a sostenere le famiglie. In genere a determinarne il valore è la fascia ISEE di appartenenza, la composizione anagrafica del nucleo familiare, la condizione lavorativa di chi presenta la domanda. Anche nel caso della prestazione con un ammontare medio di 618 euro mensili a essere determinante è l’ISEE. Ma vediamo il dettaglio del bonus di cui parliamo.

L’Osservatorio statistico dell’INPS ha recentemente reso noto lo studio aggiornato agli ultimi mesi sull’Assegno di Inclusione (ADI). Con cifre interessanti da segnalare. Innanzitutto emerge dall’analisi che l’importo medio erogato alle famiglie è di 618 euro al mese. A beneficiarne sono circa un milione e 700mila cittadini, suddivisi in 700mila famiglie.

Bonus famiglie, ecco i particolari della misura

I dati presi in esame partono dal mese di gennaio a quello di giugno del 2024. Nel dettaglio la famiglie delle famiglie che ricevono il contributo circa 260mila hanno dei minori, 297mila hanno  componenti con almeno 60 anni di età, in 237mila nuclei familiari sono presenti disabili e in 6mila ci sono soggetti in condizioni di svantaggio (persone con disturbi mentali, ex detenuti, soggetti con dipendenze e via di seguito).

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ADI, contributo alle famiglie – computer-idea.it

Rispetto al Reddito di Cittadinanza (RdC), la prestazione precedente a favore delle famiglie con svantaggi sociali, l’ammontare medio della cifra erogata è superiore di circa 60 euro, ma il numero dei nuclei familiari che percepiscono la prestazione è inferiore. Dai dati infatti emerge che circa un terzo dei beneficiari del Reddito di cittadinanza è escluso dall’Assegno di inclusione.

Vediamo ora, a grandi linee, come funziona l‘Assegno di Inclusione. Va ricordato intanto che si tratta di una misura di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale. L’erogazione del contributo economico è subordinata alla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale (PAD), sulla piattaforma SIISL (Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa) e successivamente del Patto di servizio personalizzato (PSP) con i centri per l’impiego.

Non solo devono essere avviate e confermate tutte le attività volte al reinserimento lavorativo del nucleo familiare richiedente. L’ADI è riconosciuto a famiglie con un componente che ricada in uno di questi casi: sia minore, disabile, con età pari almeno a 60 anni, in condizioni di svantaggio e inserito in un programma di assistenza pubblica. L’ISEE della famiglia non deve superare i 9.360 euro annui.

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