A seguito di alcune incongruenze, l’Agenzia delle Entrate effettuerà dei controlli durissimi su coloro che hanno richiesto il bonus.
In un paese dove il costo della vita è ancora alto rispetto a quanto realmente si guadagna, i sostegni economici offerti dallo Stato rimangono strumenti essenziali per sostenere le famiglie, soprattutto quelle a basso reddito, ma anche per coloro che vogliono realizzare diversi progetti, come acquistare una casa o mettere su famiglia.
Questo, d’altro canto, può costare molto allo Stato, soprattutto se le misure messe in atto non dispongono dei corretti controlli. Come si suol dire, “legge che nasce, rggiro che trova”. L’Italia sembra essere nota per adottare atteggiamenti illeciti, seppur di bassa entità. Se da una parte è possibile chiudere un occhio, soprattutto quando l’errore non è stato fatto in mala fede, quando di mezzo c’è un debito importante, la questione diventa più complessa.
Secondo i dati di Bankitalia, un quarto della spesa sostenuta per questo bonus è stata considerata inutile, generando addirittura “ulteriore debito pubblico per le nuove generazioni”. Da qui la necessità di indagare su ciò che non è stato fatto in maniera legale. I controlli in questione vedranno un’eventuale richiesta di rimborso del bonus.
L’Agenzia delle Entrate ha avviato una serie di controlli sugli immobili per combattere l’evasione fiscale, focalizzandosi su due aree principali: la scoperta delle ‘case fantasma’ e l’aggiornamento delle informazioni catastali. Le case fantasma sono edifici non registrati nel catasto. Per trovarle, l’Agenzia utilizza fotografie aeree e le confronta con le mappe catastali esistenti.
Se, ad esempio, viene costruita una nuova casa in un’area non segnata, questa verrà identificata come ‘casa fantasma’. Entro il 2026, l’Agenzia prevede di monitorare il 70% del territorio, aumentando rispetto al 45% attuale.
Inoltre, chi effettua lavori edilizi, come costruzioni o ristrutturazioni, deve aggiornare la rendita catastale del proprio immobile. Se non lo fa, l’Agenzia può intervenire direttamente o inviare avvisi per sollecitare l’aggiornamento. Ad esempio, se qualcuno ha installato un impianto fotovoltaico, deve comunicare queste modifiche al catasto.
Con il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) per il triennio 2024-2026, l’Agenzia ha recepito le disposizioni della Legge di Bilancio. Questo consente controlli incrociati tra le informazioni sui bonus edilizi e i dati catastali. Per chi ha usato bonus come il Superbonus, l’Agenzia può inviare lettere di compliance per richiedere l’aggiornamento delle informazioni catastali.
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