Nuova condanna per Poste Italiane. L’azienda ha nascosto dettagli sui Buoni Fruttiferi agli italiani ed è stata costretta ad un risarcimento.
Confconsumatori ha permesso a due fratelli di recuperare 40 mila euro. Il Giudice ha condannato Poste Italiane per aver nascosto informazioni importanti ai clienti. Ma cosa è successo esattamente?
I Buoni Fruttiferi sono tra gli strumenti di risparmio più apprezzati dagli italiani. La garanzia dello Stato italiano è il primo punto a favore del prodotto. Si aggiunge la tassazione agevolata al 12,50%, la flessibilità con rimborso in qualsiasi momento, l’assenza dei costi di sottoscrizione e di gestione. I rendimento non sono altissimi ma permettono comunque di far aumentare il capitale nel tempo.
Inoltre grazie al simulatore online di Poste Italiane è possibile conoscere fin da subito il valore di rimborso alla scadenza del Buono Fruttifero che si intende acquistare. L’investimento minimo è di 50 euro e per sottoscriverlo basterà recarsi presso un Ufficio Postale o utilizzare i canali online se si è titolari di un Libretto Smart o di un conto corrente BancoPosta. I Buoni si differenziano per rendimenti e durata (breve-medio termine o medio-lungo termine).
Non è la prima volta che un Giudice condanna Poste Italiane per la mancanza del foglio informatico. Nella vicenda in questione Confconsumatori Milano ha chiesto l’aiuto dell’avvocato Sabrina Contino per aiutare due fratelli clienti titolari di Buoni Fruttiferi Postali che non hanno ricevuto da Poste Italiane il documento in questione.
Fratello e sorella, associati milanesi, pensavano di essere in possesso di Buoni Ordinari dalla durata ventennale che erano stati sottoscritti anni prima dalla madre. Hanno poi scoperto che i Buoni avevano una durata di soli sette anni. Al momento della sottoscrizione Poste Italiane non ha fornito questa indicazione alla cliente e non le ha consegnato il foglio informativo.
Da qui la decisione dei fratelli di rivolgersi a Confconsumatori per far arrivare la vicenda davanti alla Corte. Il Giudice è stato chiaro nella sentenza. “La consegna del foglio informativo contenente le condizioni dei Buoni. ivi compresa la loro durata, non può che assumere un’importanza centrale nella conclusione del contratto”.
Significa che appurato l’inadempimento dell’azienda, questa è stata costretta a risarcire i danni all’altra parte in causa pagando il capitale perduto più gli interessi che si sarebbero accumulati durante i venti anni della durata del Buono fruttifero per un totale di 40 mila euro.
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