Caldo insopportabile, in questo caso puoi non andare al lavoro: basta il certificato medico

Il troppo caldo può rendere difficile lo svolgimento di numerose attività. Ma quando ci si può mettere in malattia dal lavoro?

Molte persone amano le giornate calde ma quando il caldo si trasforma in afa insopportabile i ritmi con i quali si svolgono determinate attività ed azioni della vita quotidiana possono venire a ridursi. Il clima torrido, in particolar modo se particolarmente umido, può provocare una fiacchezza generale, un senso di stanchezza e il corpo tende a rallentare.

Lavoratore in malattia per troppo caldo: quando è possibile
In quali casi il caldo torrido permette di mettersi in malattia? (computer-idea.it)

Ma come tutto questo va ad influenzare l’attività lavorativa? Anche in questo caso giornate estremamente bollenti rendono le cose davvero difficili. Quello che però in molti si domandano è se vi sia la possibilità di mettersi in malattia per il caldo non recandosi dunque, in maniera giustificata, sul posto di lavoro. Ebbene esiste una specifica casistica che consente di farlo.

Non andare al lavoro per il caldo, è possibile? Quando mettersi in malattia

Insomma, non recarsi a lavorare per il troppo caldo è possibile oppure no? Come sempre sono le normative vigenti a specificare quando ed in che modo ci si può assentare per malattia quando la colonnina di mercurio ha superato una certa temperatura. In sostanza, quando il troppo caldo va ad impattare con il proprio stato di salute o con una patologia, sarà possibile richiedere la malattia.

Ipotensione e malattia: cosa dice la legge
In caso di ipotensione è possibile mettersi in malattia rispettando alcune regole specifiche (computer-idea.it)

Pensiamo ad esempio a chi soffre di bassa pressione: il clima afoso e torrido può creare vere e proprie complicazioni a chi soffre di ipotensione con pressione massima inferiore ai 90 mmHg e minima sotto i 60 mmHg. Tanto che per alcuni lavorare potrebbe diventare davvero impossibile  a causa di questa condizione che può provocare confusione e nausea, un senso di affaticamento, fino a vertigini, svenimenti e visione offuscata.

Il troppo caldo inoltre potrebbe andare ulteriormente ad aggravare questo stato di salute, riducendo ulteriormente i  valori della pressione. Nel caso della pressione bassa, dunque, mettersi in malattia mantenendo comunque il diritto a percepire una retribuzione è possibile a patto che essa sia certificata dal medico. 

Il quale dovrà sottoscrivere che l’ipotensione sia tale da  rendere impossibile, per il dipendente, lo svolgimento dell’attività lavorativa. Chiaramente il lavoratore avrà il dovere di avvisare il datore di lavoro, di certificare lo stato di malattia e di trasmettere il certificato medico al suo capo. Oltre che l’obbligo di reperibilità per l’eventuale visita fiscale.

Gestione cookie