Un cambiamento davvero storico per il nostro Paese, che ha deciso di raddoppiare una tassa già parecchio salata.
L’Italia si conferma nel 2024 come una delle destinazioni più ambite per i cittadini facoltosi di tutto il mondo. Negli ultimi anni, il nostro Paese ha attirato un numero crescente di milionari e professionisti grazie a un regime fiscale particolarmente vantaggioso.
Questa politica fiscale ha ovviamente avuto un impatto significativo sull’economia locale, specialmente nelle grandi città come Milano, che hanno visto un aumento della domanda immobiliare e un conseguente incremento dei prezzi delle proprietà di lusso.
Il governo italiano ha però recentemente deciso di intervenire su questo regime fiscale, apportando modifiche che potrebbero influenzare la scelta di futuri residenti di trasferirsi in Italia. Questi cambiamenti, sebbene significativi, mantengono comunque l’Italia in una posizione competitiva rispetto ad altre destinazioni europee, rendendo ancora vantaggioso il trasferimento nel Paese per i ricchi.
Il governo italiano ha annunciato il raddoppio della “flat tax” applicata ai nuovi residenti ricchi, portandola da 100.000 a 200.000 euro all’anno. Questa tassa, introdotta nel 2017, si applica ai redditi esteri degli individui facoltosi che trasferiscono la loro residenza fiscale in Italia. L’obiettivo iniziale della misura era di attrarre capitali e spese significative nel Paese, contribuendo alla crescita economica.
Personaggi di spicco, come il calciatore Cristiano Ronaldo, e molti professionisti della finanza che hanno lasciato Londra dopo la Brexit, hanno usufruito di questo regime. Tuttavia, con l’aumento dell’inflazione e le crescenti disuguaglianze sociali, la soglia di 100.000 euro è stata considerata sempre meno adeguata, spingendo il governo a rivedere la misura.
Secondo il rinomato portale Reuters, il raddoppio della flat tax potrebbe ridurre l’attrattiva dell’Italia come paradiso fiscale per i nuovi residenti ricchi, ma non intacca le sue altre caratteristiche fiscali vantaggiose. Nonostante l’aumento, l’Italia continua a essere una meta interessante per individui con patrimoni significativi, soprattutto grazie alla sua normativa favorevole sull’imposta di successione.
A differenza del Regno Unito, dove l’aliquota dell’imposta di successione raggiunge il 40%, l’Italia offre aliquote tra il 4% e l’8%, esentando i beni esteri dall’imposta grazie al regime della flat tax. Questo aspetto, unito alla possibilità di estendere il regime fiscale ai familiari con un costo aggiuntivo di 25.000 euro per persona, mantiene l’Italia tra le destinazioni più favorevoli per i ricchi.
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