Chi ha smartphone e tablet dovrà pagare 20 euro di Canone Rai 2024? Tutto quello che c’è da sapere su questa ipotesi
Il Canone Rai è uno dei temi che sta continuando a far discutere. Negli ultimi mesi, il Governo si è messo a lavoro per capire quale sarà il futuro di quest’imposta, che è obbligatoria per tutti i cittadini residenti in Italia che hanno almeno un apparecchio televisivo collegato ad un’antenna.
Nei giorni scorsi si è tenuto il Consiglio dei Ministri per parlare proprio di ciò, e ci sono alcune interessanti novità che potrebbero portare ad un risparmio importante sul costo finale dell’imposta. Ma le brutte notizie non mancherebbero. Secondo quanto emerso, chi ha uno smartphone o un tablet dovrà pagare 20 euro. Ecco cosa sappiamo a riguardo e i possibili scenari futuri in arrivo.
Canone Rai 2024, l’ipotesi dei 20 euro in più per chi ha smartphone o tablet
Al momento si tratta solo di una delle tante ipotesi sul tavolo, dunque usiamo tutti i condizionali del caso. Stando a quanto emerso, chi ha uno smartphone o un tablet in casa potrebbe dover pagare 20 euro di Canone Rai nel 2024. Una notizia in controtendenza rispetto a quella che sembra essere la volontà del Governo di abbassare l’imposta e andare incontro alle esigenze dei cittadini residenti in Italia.
Ma facciamo un passo indietro e partiamo dalle parole del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che ha precisato che un quarto del canone non verrà più pagato in bolletta. Con il saldo finale che scenderebbe così dai 90 euro l’anno attuali a 70 euro. E dunque da 20 a 15 euro al mese, come previsto dalla legge che suddivide il costo totale in 10 tranche da gennaio ad ottobre di ogni anno.
La cosa che fa discutere è che però, tra le ipotesi sul tavolo, ce quella che prevede l’integrazione della bolletta del telefono. Cosa vorrebbe dire tutto ciò? Che i 20 euro di differenza risparmiati col Canone Rai 2024 andranno ad interessare chi è in possesso di uno smartphone o un tablet? Una domanda lecita, considerando che la riduzione dell’imposta porterebbe a perdite pari a 420 milioni di euro nelle casse dello Stato. E questo potrebbe essere uno dei tanti modi per rientrare. Staremo a vedere cosa succederà in futuro, per il momento si tratta ancora di una possibilità da affrontare col condizionale.