Il tuo computer è più lento del solito? Sarà decisamente più veloce con questo trucco: devi farlo subito, è anche gratis.
Il computer è uno dei dispositivi più usati che ci siano. Permette di svolgere diverse azioni importanti e non ne possiamo fare a meno. Basti pensare che molte persone decidono di utilizzarlo per editare video, organizzare documenti o intraprendere lunghe sessioni di gioco. Inoltre può essere più o meno veloce, seppur dipenda dalla build del PC ovviamente. Tuttavia capita che avvengano dei rallentamenti improvvisi.
Inizialmente non sembra che siano un problema dato che possono succedere a tutti. La situazione si complica ancora di più quando il computer non migliora a livello di performance a causa dell’età. Tutto d’un tratto può sembrare una situazione irrimediabile, ma non è affatto così per fortuna. Infatti ci sarebbe un modo per risolvere il problema in maniera definitiva. Vediamo insieme di quale si tratta.
Trucco per velocizzare il PC, questo metodo è infallibile: nessuno ci aveva mai pensato
Dovete sapere che la maggior parte dei dispositivi informatici hanno molti aspetti in comune. Uno fra questi è l’elevata presenza dell’elaborazione grafica, assieme agli acceleratori hardware, usati oggi per le intelligenze artificiale. Con l’apprendimento automatico si rivelano essere delle componenti essenziali per l’elaborazione delle informazioni. Questo perché si postano da una unità all’altra e creano una sinergia molto potente.
Hung-Wei Tseng, un professore informatico, ha spiegato come sfruttare queste capacità. Per migliorare le prestazioni di un computer ha utilizzato in contemporanea alcuni componenti per PC. Parliamo di un processore ARM multi-core, una GPU NVIDIA e un acceleratore hardware Tensor Processing Unit. Così facendo il sistema operativo ha ottenuto una accelerazione di 1,96 volte e una riduzione del 51% del consumo energetico. Parliamo di una miglioria che non ci si aspettava di certo.
Ma perché succede esattamente? L’uso simultaneo di più componenti riduce il dispendio energetico dell’hardware. E lo stesso vale anche per le emissioni di carbonio derivanti dall’energia prodotta per i server. L’elaborazione dati richiede tanto tempo, motivo per cui sono necessarie delle risorse importanti.
Ovviamente l’idea del professore non è del tutto applicabile. Però è un buon modo per riuscire ad ottimizzare i computer che hanno bisogno di una sferzata. Staremo a vedere se riuscirà a portare a termine il suo esperimento e a creare un software che possa essere applicato su tutti gli hardware del pianeta.