Il tuo prossimo Mac sarà il computer del futuro? Tutti i produttori lo dicono sempre ma stavolta potrebbe essere vero.
Per i possessori di computer Apple si prefigura un futuro prossimo davvero entusiasmante. Sarà, questa è un po’ la promessa che fa la società della Mela, come avere un computer del futuro oggi.
Ci sono alcuni punti ancora da chiarire e soprattutto un piccolo grande problema da risolvere ma questo non ci impedisce di esplorare quelle che sono le novità del sistema operativo della Mela pensato per i suoi dispositivi più grandi: si chiama MacOS Sequoia ed è davvero qualcosa di imponente.
Che cosa distingue i computer di adesso rispetto a quelli di qualche anno fa? La prima risposta che viene in mente è sicuramente il fatto che più si va avanti più i device diventano potenti e, il più delle volte, leggeri. Ma c’è un altro elemento che sta cambiando il panorama della tecnologia nel bene e nel male: l’intelligenza artificiale.
Il computer del futuro è sempre più vicino con Apple
Per Apple si chiama Apple Intelligence (che abbreviato guarda caso diventa proprio AI) ed è distribuita su tutti i device. Il problema è che questi device non sono quelli sul suolo europeo. La società della Mela si trova infatti, un’altra volta, ai ferri corti con l’UE e finché non ci sarà un accordo non vedremo nulla. Nel frattempo però possiamo comunque guardare a quelle che sono le nuove caratteristiche del sistema operativo Sequoia declinato sui Mac.
La presenza dell’intelligenza artificiale è innanzitutto legata alle specifiche dei device. Occorre infatti che i Mac abbiano un chip di serie M per poter avere i servizi come per esempio quelli di scrittura e riscrittura, creazione di immagini e produttività che consentono, tra le altre cose, di chiedere aiuto a Siri non solo come si fa sullo smartphone se senti la necessità di cercare qualcosa online ma anche per ritrovare ciò che c’è all’interno delle email oppure tra le cartelle.
Tutto questo, garantisce la Mela, non solo ti permette di avere il computer del futuro ma di averlo anche con un grado di privacy interessante grazie al Private Cloud Compute. La privacy, sottolinea ancora la pagina ufficiale, viene garantita perché, nel momento in cui c’è necessità di far lavorare l’intelligenza artificiale al di fuori delle possibilità tecniche della macchina che stai utilizzando, niente di quello che trasmetti per ottenere la tua risposta viene salvato.
Apple anzi sottolinea come questi dati non sono accessibili ai suoi lavoratori e che esperti esterni possono verificare come questa sia la procedura scelta per l’intelligenza artificiale. Una intelligenza artificiale che, e questo era qualcosa che sapevamo già, se non sarò in grado di rispondere autonomamente sì appoggerà a ChatGPT.