La durata di un cellulare dipende anche da pochi accorgimenti che ti permettono di evitare gravissime conseguenza.
La durata di un cellulare non esclusivamente dipende da noi. Questo va detto, in un’era un po’ tech un po’ smart qualsiasi smartphone dopo due-tre anni, di solito si cambia, per una lunga serie di motivi. In primis la batteria.
Sotto l’80% di performance la batteria va cambiata, dicono più o meno tutti i marchi di telefonini, a quel punto conviene cambiare smartphone piuttosto che ripararlo. Perché? Perché nella maggior parte dei casi la riparazione costa quasi quanto un cellullare nuovo. E poi ogni anno ne esce uno nuovo, con la conseguenza del crollo di quello precedente, che va ancora benissimo, si può acquistare addirittura sottocosto, nuovo o rigenerato (garantito) fate vobis.
Per tutto il resto ci siamo noi. Saper utilizzare uno smartphone con piccoli accorgimenti non solo permette a un utente di evitare gravissime conseguenze in termini di software e di spesa, ma si riesce a non abbreviare la vita dello smartphone stesso. Android o iOS non fa, in questo caso, nessuna differenza.
Trucchi e accorgimenti per non abbreviare la vita (già corta) di uno smartphone. E soprattutto la tua!
Giocare in difesa del nostro cellulare, non tanto allungandogli la sua vita (per quanto bravi, quella è la durata di uno smartphone) quanto non abbreviandola, è cosa buona e giusta. Ne giova anche la nostra salute, a stretto contatto dalla mattina alla sera con dispositivi che emanano radiazioni.
La comunità scientifica, a livello internazionale, è sempre divisa su questa tematica: c’è chi vede una correlazione tra l’esposizione alle radiofrequenze da cellulari con molte malattie mortali. E chi no. Tant’è. Di certo alcuni trucchi e accorgimenti sono gratuiti e migliorano la nostra vita. Meglio utilizzare gli auricolari con cavo e non quelli wireless, per chi non li usa, meglio il vivavoce, laddove possibile.
Se vedete che c’è poca connessione, meglio non chiamare perché se c’è poco campo, una chiamata sfrutta più potenza radiante. Addormentarsi con il cellulare accanto, peggio ancora vicino alla testa è super nocivo. Uno degli errori più grandi che si commette è lasciare lo smartphone in modalità silenziosa di notte.
Il riflesso della luce del cellulare, anche se lo mettiamo in modalità Silenziosa, agisce sul bulbo oculare e impedisce la formazione della melatonina, morale della favola, non certo a lieto fine, ci esponiamo a radiazioni inutili e neanche favoriamo il sonno. E abbreviamo la vita del cellulare stesso.
Mai con un cellulare sotto il cuscino: secondo una ricerca del New York Police Department è uno dei principali fattori di rischio per gli incendi in casa. Fidarsi è bene, non fidarsi di quel device se non lo stretto necessario, meglio.