Novità sulla cessione del quinto, la cifra potrà essere raddoppiata. Chi potrà approfittarne nel 2024 e in che modo. Scopriamolo insieme.
Gli italiani possono richiedere prestiti per ottenere la liquidità necessaria per affrontare una spesa imprevista o regalarsi una vacanza oppure pagare un matrimonio. Le banche impongono alcune condizioni per accettare la domanda di finanziamento che può riguardare anche la cessione del quinto.
La cessione del quinto è una formula di prestito tra le più apprezzate e convenienti ma non è dedicata a tutti i cittadini. Prevede il prelievo massimo di un quinto dello stipendio o della pensione per versare le rate mensili del finanziamento. Gli istituti di credito accetteranno facilmente una tale richiesta dato che il prelievo è diretto dalla busta paga o dal cedolino.
Ecco perché gli unici beneficiari di questa tipologia di prestito sono lavoratori dipendenti e pensionati. La cessione del quinto prevede, però, la sottoscrizione obbligatoria di un’assicurazione per poter garantire il pagamento del debito residuo in caso di perdita dell’occupazione o di decesso del titolare. Per quanto riguarda la durata del rimborso si va da un minimo di due anni ad un massimo di 10 anni.
Cessione del doppio quinto o prestito delega, opzioni da conoscere
Non tutti i cittadini conoscono il prestito delega o cessione del doppio quinto. Permette di ottenere una liquidità superiore ad un quinto della retribuzione quando si ha necessità di un altro finanziamento. Questa tipologia di prestito ha una durata massima di dieci anni e consente ad un titolare di un prestito con cessione del quinto dello stipendio di richiedere un importo aggiuntivo nella misura di un quinto. La proposta si rivolge esclusivamente ai dipendenti, i pensionati sono esclusi.
Considerando il doppio quinto, dunque, circa il 40% della retribuzione servirà per pagare le rate mensili del prestito. Una percentuale importante che richiede un’attenta riflessione prima di avanzare richiesta di prestito delega ad un istituto di credito.
Se non ci dovesse altra situazione per affrontare una spesa onerosa – il richiedente non ha l’obbligo di riferire alla banca il motivo per cui chiede ulteriore liquidità – allora la cessione del doppi quinto è una soluzione da valutare.
Siamo proprio nel limite dato che secondo la Legge non è mai possibile che i prestiti prevedano prelievi superiori al 50% dello stipendio. Concludiamo con una differenza tra prestito delega e tradizionale cessione del quinto. Il datore di lavoro può rifiutarsi di procedere con le trattenute in busta paga. In questo caso non ci sarà alcun prestito aggiuntivo.