ChatGPT arriva su MacOS come nativo: ecco cosa sapere per scaricare la nuova app e per poterla usare al meglio.
Dopo un lungo periodo di silenzio che ha caratterizzato la Apple riguardo l’IA, sembra che l’attenzione verso l’intelligenza artificiale da parte dell’azienda di Cupertino si sia finalmente rivelata al mondo. E dopo gli annunci riguardo lo sviluppo della stessa per funzioni più precise per gli smartphone è giunta quella di un ChatGPT nativo e disponibile gratuitamente per tutti gli utenti apple.
Un servizio che in tanti aspettavano, nel quale alcuni nemmeno speravano e che, invece, è arrivato del tutto a sorpresa. Scopriamo, quindi, come fare per scaricare il ChatGPT nativo sul mac, come usarlo e tutto ciò che serve sapere per goderne al meglio.
ChatGPT arriva su mac: ecco tutte le novità
Apple ha annunciato del tutto a sorpresa, l’arrivo di ChatGPT su macOS. Si tratta di un app che era già stata annunciata a giugno ma nella quale in pochi speravano davvero. A sorpresa, però, il suo arrivo c’è stato e persino più puntuale che mai. Una volta scaricata l’app che, lo ricordiamo, è nativa, gli utenti potranno accedervi con una scorciatoia da tastiera e cliccando semplicemente il tasto Opzion + quello Spazio.
In questo modo potranno accedere un’interfaccia tutta nuova che si sovrapporrà allo schermo e che consentirà di scattare screenshot, di parlarne sull’app e ancora di scaricare foto e ovviamente chattare con ChatGPT. Quest’applicazione è già nota ad alcuni utenti che l’hanno avuta in anteprima grazie l’abbonamento a OpenAI. Da oggi, però, è a disposizione di tutti e con un semplice click. Inutile dire che si tratta di una novità davvero importante per la Apple e per i dispositivi con macOs.
Dopotutto è ormai fuori da ogni dubbio che l’intelligenza artificiale, che piaccia o meno, fa già parte del prossimo futuro. E poter imparare ad usarla in modo semplice e automatico dal proprio pc è sicuramente il modo migliore per viverla e per inserirla pian piano nelle varie azioni quotidiane che si compiono da tastiera. Inoltre, un app nativa sarà sicuramente più semplice da gestire e molto più performante.
Adatta, quindi, a regalare un’esperienza d’uso più unica che rara per tutti gli utenti che decideranno di provarla e di metterla alla prova con domande e situazioni tutte da sperimentare. Un piccolo regalo da parte di Apple che in questo modo ha dimostrato di aver atteso solo per poter ottenere il meglio dall’IA. Un meglio che da oggi sarà alla portata di tutti.