Questa misura permette a chi ne ha diritto di ricevere un aiuto prezioso nei momenti di difficoltà economica.
In Italia, esistono diverse misure di assistenza al reddito volte a sostenere chi si trova in situazioni economiche difficili. Questi interventi sono stati introdotti per garantire un minimo di sicurezza economica, soprattutto nei periodi di crisi o di incertezza lavorativa. Negli ultimi anni, sono state adottate numerose iniziative per fornire supporto a categorie specifiche di lavoratori, ciascuna con criteri e modalità di accesso differenti.
Molte di queste misure sono state pensate per i lavoratori subordinati, lasciando spesso meno spazio a chi opera in forma autonoma. La realtà, però, è che anche i lavoratori autonomi, che costituiscono una parte significativa del mercato del lavoro italiano, possono trovarsi in difficoltà, specialmente in momenti di calo dell’attività. Per questo motivo, è stato necessario sviluppare strumenti che potessero offrire loro un sostegno concreto.
Fortunatamente, sono state introdotte misure specifiche per garantire una continuità reddituale anche ai lavoratori autonomi. Una delle più recenti e rilevanti è l’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO), un bonus pensato per chi è iscritto alla Gestione Separata e svolge attività di lavoro autonomo.
Che cos’è e come si chiede il nuovo bonus ISCRO 2024
L’Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa (ISCRO) è un contributo economico rivolto ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata dell’INPS. Questo sostegno è stato istituito in via sperimentale nel triennio 2021-2023 e, grazie alla Legge di Bilancio 2024, è stato confermato a regime a partire dal 1° gennaio 2024. L’obiettivo è quello di offrire una rete di sicurezza a chi, pur operando come autonomo, si trova ad affrontare periodi di difficoltà economica.
Per poter accedere all’ISCRO, è necessario soddisfare alcuni requisiti fondamentali. Il richiedente deve essere iscritto alla Gestione Separata dell’INPS, avere una partita IVA attiva da almeno tre anni e non essere titolare di altre forme di previdenza obbligatoria o di trattamenti pensionistici diretti. Inoltre, il reddito da lavoro autonomo dell’anno precedente alla domanda deve essere inferiore al 70% della media dei redditi degli ultimi due anni e non superare i 12mila euro.
L’importo dell’ISCRO viene erogato per un periodo di sei mesi consecutivi. La somma ricevuta è calcolata sulla base del 25% della media dei redditi da lavoro autonomo dichiarati nei due anni precedenti rispetto all’anno che precede la domanda. In ogni caso, l’importo mensile non può essere inferiore a 250 euro né superare gli 800 euro. Questa cifra viene aggiornata annualmente in base alla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo.
La procedura per richiedere il bonus ISCRO è semplice e può essere effettuata online. La domanda va presentata tramite il portale dell’INPS, accedendo con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. È necessario autocertificare i redditi prodotti negli anni di riferimento, se non già disponibili all’INPS. L’erogazione dell’indennità inizia dal giorno successivo alla presentazione della domanda, con accredito mensile per un totale di sei mesi.