Chi ha questo sistema operativo sul PC rischia forte: numerosi attacchi ransomware

Nuovi e numerosi attacchi ransonware in questo fine 2023: ecco il sistema operativo che rischia forte e più di tutti.

Uno dei malware più fastidiosi il ransonware, per due ordini di motivo estremizzando il concetto, perché non solo ti ruba qualcosa di tuo, ma ti chiede qualcosa in cambio per averlo. Un doppio danno che sta imperversando in questo fine 2023. I dati che usciranno fuori a inizio 2024 daranno la solita risposta che ci accompagna ormai da almeno un triennio, dallo scoppio della pandemia da Coronavirus, l’anno che finisce batte sempre quello precedente in termini di attacchi hacker, o truffe da parte di cyber criminali, che alla fine fa lo stesso perché ci deve far innalzare la soglia dell’attenzione quando adoperiamo un dispositivo.

Chi ha questo sistema operativo sul PC rischia forte
Ransomware, il tipo di malware più importante e visibile che ci sia – computer-idea.it

Il ransomware è un malware progettato per negare a un utente o a un’organizzazione l’accesso ai file sul proprio computer. Crittografando questi file e richiedendo il pagamento di un riscatto per la chiave di decrittazione, gli aggressori informatici mettono le organizzazioni, principalmente, nella posizione in cui oltre il danno, c’è la beffa di dover pagare in moneta o in dati, per riottenere l’accesso ai propri file. Ci sono perfino alcune varianti che hanno aggiunto funzionalità aggiuntive, come il furto di dati, per fornire un ulteriore incentivo alle vittime del ransomware a pagare il riscatto.

Attacchi ransonware in aumento: è diventato vulnerabile non solo Windows

Gli ultimi studi hanno rivelato che i ransomware sono diventati nel corso degli anni il tipo di malware più importante e visibile, rispetto a tutti gli altri. Perché? Perché paralizzano servizi pubblici nelle città, causando indirettamente un danno a tutti i cittadini che, per esempio, non possono usufruire di determinati servizi essenziali e ora tutti digitalizzati.

PC, nuovi e numerosi attacchi ransomware
Alert! Anche Linux sotto attacco ransonware – computer-idea.it

Chi si sentiva tranquillo con un sistema operativo blindato come Linux, open source di tipo Unix-like, che usa come nucleo il kernel Linux farebbe bene primo a ricredersi, secondo a leggere attentamente l’ultimo report di Check Point, fornitore leader a livello mondiale di soluzioni in ambito sicurezza informatica. Non l’ultimo arrivato, insomma. “Negli ultimi mesi abbiamo condotto uno studio su alcune delle migliori famiglie di ransomware (12 in totale, ndr) che hanno sviluppato direttamente ransomware per sistemi Linux”. Parole chiare e dirette soprattutto a chi si sentiva al sicuro.

Mai abbassare la soglia dell’attenzione, in quanto lo sviluppo di linguaggi (dannosi) con un forte componente multipiattaforma, come Golang o Rust, sta permettendo di colpire indiscriminatamente sia Windows che per Linux. Una delle caratteristiche degli attacchi ransomware che prende di mira Linux è la sua relativa semplicità, addirittura rispetto a Windows. Come? Semplificando le sue funzionalità con una semplice crittografia, fanno notare sempre da Check Point, rendendo il ransonware difficile da rilevare. Un alert, dunque, che per il momento riguarda più le organizzazioni di grandi e medie dimensioni, che gli utenti. Ma chi si sente al sicuro su Linux e abbassa la soglia dell’attenzione, commette uno sbaglio che potrebbe pagare a caro prezzo.

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