E’ possibile incassare i buoni postali anche dopo la loro scadenza? Ecco tutto quello che c’è da sapere prima di andare alle Poste.
I buoni fruttiferi postali sono tutt’oggi un valido strumento di risparmio che garantisce la restituzione del capitale versato, con l’aggiunta degli interessi. Molti anni fa, erano uno strumento molto conveniente con tassi d’interesse alti. Erano moltissime, infatti, le famiglie italiane che li sottoscrivevano, ancora conservati nei cassetti delle scrivanie.
I buoni sono uno strumento ideale per chi ha dei risparmi da parte che vorrebbe far fruttare. Rispetto al passato, quando rappresentavano il metodo di risparmio preferito dalle famiglie italiane, adesso gli interessi sono nettamente minori, ma altrettanto convenienti per mettere da parte qualche risparmio e avere una maggiorazione al momento dell’incasso.
I buoni fruttiferi postali (Bfp) sono strumenti di risparmio che permettono la restituzione del capitale versato, più gli interessi maturati. Sono un’esclusiva delle Poste Italiane, emessi dalla Cassa depositi e prestiti e, quindi, sono garantiti direttamente dallo Stato. In questo articolo spiegheremo come incassare i vecchi e i nuovi buoni fruttiferi postali.
Incassare i buoni postali oltre la scadenza
I buoni possono essere acquistati presso qualsiasi Ufficio Postale, in forma cartacea, mentre, solo in forma dematerializzata, si possono acquistare online o tramite l’App BancoPosta. L’incasso o la riscossione dei buoni fruttiferi postali costituisce il rimborso. Si tratta di un’operazione con cui l’investitore ottiene la somma di denaro che aveva versato, con la relativa maggiorazione degli interessi maturati.
Per incassare il buono è necessario che il titolare del buono esibisca il titolo, un documento d’identità e il codice fiscale e non sono ammesse deleghe ad altre persone. I buoni fruttiferi postali hanno una data di scadenza, oltre la quale smettono di produrre interessi. Per esempio, se il buono ha una durata trentennale, al trentunesimo anno non produrrà più interessi.
Alla scadenza, quindi, è necessario andare a riscuoterli proprio per via della loro improduttività. È molto importante non dimenticare di riscuotere i buoni, in quanto soggetti a prescrizione e, una volta prescritti, non è più possibile ottenere il rimborso. Quindi, i buoni postali cessano di essere fruttiferi alla data di scadenza e possono essere incassati sino alla data di prescrizione.
I buoni fruttiferi postali sono emessi dalle Poste Italiane. Alla scadenza o, in base alle necessità, l’investitore può recarsi presso qualsiasi Ufficio Postale per ottenere la somma indietro. Nel caso dei buoni fruttiferi dematerializzati, alla loro scadenza, il valore viene accreditato direttamente sul conto corrente di regolamento dell’intestatario.