L’acquisto di alcuni elettrodomestici può, nel 2024, essere portato in detrazione: come inserirlo nel 730 e ottenere indietro i soldi.
Anche nel 2024 è possibile sfruttare un aiuto importante inserendo il tutto sulla dichiarazione dei redditi che entro fine aprile sarà resa disponibile. Stiamo parlando della detrazione 730 per l’acquisto degli elettrodomestici.
Un vero e proprio ‘rimborso’ basato sulla propria capienza Irpef che consentirà, nell’arco di un determinato periodo di tempo, di andare ad ammortizzare il 50% dei costi sostenuti per il loro acquisto. Ma come è strutturata questa agevolazione e, soprattutto, quali sono le regole specifiche per l’anno in corso? Analizziamo nel dettaglio lo scenario e quanto si può arrivare a risparmiare.
Bonus elettrodomestici, come funziona il rimborso su 730
Un vero e proprio ‘rimborso’ basato sulla propria capienza Irpef che consentirà, nell’arco di un determinato periodo di tempo, di andare ad ammortizzare il 50% dei costi sostenuti per il loro acquisto. Importante è iniziare col dire che questo aiuto non è specifico per gli elettrodomestici ma viene di fatto ‘inglobato’ nel cosiddetto bonus mobili.
Un’agevolazione presente già da alcuni anni e rinnovata anche per il 2024, seppur con un massimale di spesa, e quindi con una relativa detrazione, inferiore rispetto al passato. Per fare un esempio se nel 2023 era possibile detrarre il 50% di una somma massima pari a 8000 euro, per l’anno in corso essa è passata a 5000 euro consentendo dunque di ottenere detrazioni fino ad un massimo di 2500 euro.
I costi affrontati però possono essere molteplici e riguardano essenzialmente l’arredamento degli immobili in fase di ristrutturazione effettuata nell’anno precedente o durante l’anno in corso. Vale a dire che solo con un intervento di ristrutturazione a monte il bonus mobili ed elettrodomestici verrà riconosciuto e ritenuto valido.
Tanti sono però gli elementi di arredo inclusi nel beneficio come divani e mobili di vario tipo, letti e poltrone, ma anche armadi, materassi e scrivanie, fino ad una serie di elettrodomestici a patto che abbiano specifiche classi energetiche.
Nel caso dei forni dovrà essere la A, la F per lavatrici, lavastoviglie e asciugatrici e la F per frigoriferi e congelatori. Rispettando tutti i requisiti sarà possibile ottenere dieci rate annuali di pari importo a copertura del 50% delle spese sostenute, che però dovranno essere state effettuate in maniera tracciabile con uno degli strumenti consentiti. In questo caso si potranno indicare i costi nel 730.
Gli interventi edilizi consentiti per poter richiedere il beneficio sono quelli di manutenzione ordinaria o straordinaria, di ristrutturazione, di risanamento o restauro conservativo o di rifacimento in conseguenza di eventi calamitosi.