Se vuoi costruire il computer perfetto per le tue esigenze, la migliore soluzione è assemblarlo da solo: ecco alcuni consigli per riuscirci.
Il PC al giorno d’oggi è utile a tutti per svariate motivazioni. In primo luogo perché avere praticità e familiarità con questi device e i loro sistemi operativi può essere utile in ambito lavorativo e fare la differenza in fase di colloquio. Senza considerare quei lavori in cui l’utilizzo del PC non è solo consigliato ma fondamentale.
Durante la pandemia è cresciuto in modo esponenziale il numero di lavori che si possono compiere in “Smart-Working” o se preferite da remoto e avere dimestichezza con il PC può essere fondamentale per ottenere una retribuzione – anche con un part-time o un lavoro occasionale – che vi aiuti a gestire economicamente la vostra famiglia.
In questi casi basterebbe andare a comprare un PC fisso o portatile in un negozio di informatica o in una delle catene principali. I costi di questi dispositivi sono elevati, specialmente se si cerca un computer che possa durare nel tempo e dunque che abbia caratteristiche tecniche superiori alla media.
Questo discorso vale sicuramente maggiormente nel caso in cui si abbiano delle necessità specifiche, che possono riguardare il lavoro (nel caso in cui usaste software per la musica o per la grafica) o il divertimento (nel caso in cui siate appassionati di videogame). Se poi siete da sempre appassionati di informatica, sicuramente avete accarezzato l’idea di costruire una vostra build.
Tra gli anni ‘90 e 2000, pensare di configurare un PC e assemblarlo da soli era più complesso. All’epoca infatti c’era un’enorme varietà di produttori e maggiori difficoltà nell’individuare le compatibilità. Insomma per assemblare un PC bisognava conoscere ogni singola componente ed essere certi che tra loro fossero compatibili.
Al giorno d’oggi la decisione da compiere è solo una: la CPU Intel o quella AMD. Una volta scelto il processore, dovrete solo fare attenzione a comprare una scheda madre che sia compatibile. L’unico dettaglio a cui dovete fare attenzione riguarda la Ram, cercando tra le caratteristiche della Motherboard quale modello supporta (la scelta è tra DDR4, DDR5 e DDR6 al giorno d’oggi, con quest’ultime che sono ancora poco diffuse).
Leggete infine il wattaggio di ogni componente e solo dopo aver cumulato il consumo complessivo scegliete un alimentatore che in grado di sostenere l’alimentazione di tutte le componenti contemporaneamente. Una volta acquistati i componenti – potete scegliere quelli che preferite sia come marca che come potenza – bisogna assemblarli, ecco alcuni consigli per riuscirci:
1- Braccialetto antistatico: nelle mani abbiamo delle micro cariche elettrostatiche, queste possono danneggiare i componenti del pc, dunque è fondamentale dotarsi di un braccialetto che evita questo problema.
2- CPU: la prima cosa da fare quando si assembla un PC è installare il processore sulla scheda madre. La CPU è molto delicata e bisogna fare attenzione quando la inserite, basta infatti piegare un pin (uno dei microcircuiti che ci sono nella parte inferiore) per renderla inutilizzabile. Siate dunque delicati quando la ponente nel suo socket.
3- Niente complicazioni: se è il vostro primo assemblaggio evitate led colorati, sistemi di raffreddamento multipli o a liquido, mantenetevi sul semplice e riuscirete a far funzionare tutto.
4- L’ordine è fondamentale: inserire le altre componenti nella scheda madre è semplice, ciascuno ha il proprio alloggio e bisogna solo incastrare la componente nel posto giusto (sul libretto della scheda ci sono tutte le indicazioni). Tuttavia prima di collegare i cavi inserite la ram e fissate la motherboard all’interno del case. Utilizzate fascette per tenere fermi i cavi e inseriteli in modo tale che vi consentano di collegare e scollegare senza fatica.
Per facilitare l’ordine e la vostra vita in caso di sostituzione dei pezzi, è meglio scegliere un alimentatore completamente modulare, così i cavi potranno essere inseriti all’occorrenza e smontati facilmente.
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