Condividere la posizione, ma sapete veramente cosa succede? Attenzione a quali dati rendete visibili

Fai molta attenzione quando condividi la posizione, perché in alcuni casi esponi i tuoi dati alla merce pubblica: i dettagli sulla faccenda

Condividere la posizione è un modo molto utile e veloce per far sapere a qualcuno dove siamo oppure per visitare una città nuova in tutta scioltezza o, ancora, per raggiungere una destinazione alla guida, la cui strada ci è sconosciuta. Oltre questi, che sono i motivi principali per cui si attiva il GPS, ce ne sono comunque tanti altri.

cosa succede quando condividi posizione
Condividere la posizione non è sempre sicuro – Computer-idea.it

Oggi condividere la posizione è anche un modo per conversare con le persone che conosciamo, e far sapere dove siamo, che cosa stiamo facendo. Insomma, un modo di condividere proprio nel senso più stretto del termine. Di certo, fa parte di uno di quegli strumenti molto utili che la tecnologia abbia messo a disposizione di tutti. Tuttavia, condividere la posizione non è un gesto privo di rischi. Anzi, tutt’altro.

Condividere la posizione, verifica i rischi che corri e quali dati rendi visibili

Purtroppo, trattandosi di un’azione molto semplice da fare che, con pochi touch, permette di inviare anche semplicemente tramite WhatsApp, delle informazioni in tempo reale, espone a pericoli concreti. Quando condividiamo la posizione con i nostri contatti, infatti, inoltriamo anche una serie di dati che vengono trasmessi in automatico. Per questo motivo è meglio sapere quali sono queste informazioni e anche tutti i rischi che si corrono.

condivisione posizione rischi
I rischi connessi alla condivisione della posizione -Computer-idea.it

In primis, quando si inoltra la posizione su Maps, l’altro utente potrà vedere il nome e la foto del profilo del mittente. Sarà pubblico anche il livello della batteria del telefono e si potrà sapere se il cellulare è sotto carica. Il destinatario, inoltre, conoscerà perfettamente l’ora di arrivo e quella di partenza. Talvolta, la geolocalizzazione resta anche attiva e scarica, per giunta, la batteria più velocemente e permette alle app di fare incetta di dati.

Oltre a tutti questi dati, se si decidesse di aggiungere anche una notifica di condivisione della posizione, chi riceverebbe la geolocalizzazione potrebbe accedere liberamente anche a tutte le altre informazioni consentite, in base alla modalità di condivisione scelta.

Il consiglio, quindi, non è quello di non utilizzarla, perché può essere molto efficace in diverse situazioni. Bisogna però farlo con parsimonia e capire realmente quanto sia necessario. Per quanto riguarda l’utilizzo di Maps nello specifico, si possono scaricare e utilizzare anche le mappe off-line.

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