Fate attenzione, proprietari di conti correnti: potete aspettarvi la trattenuta fiscale su certi soldi nel 2024. Ecco di che si tratta.
Tra i vari tratti da considerare durante l’apertura del conto corrente, come i costi d’apertura e le commissioni, non bisogna sottovalutare gli oneri fiscali legati al conto. Ci sono due imposte previste dalla legislazione sul conto corrente. La prima è l’imposta da bollo, la seconda è la ritenuta fiscale sugli interessi creditori che vengono maturati sul conto.
La banca applica una ritenuta fiscale del 26% su tutti gli interessi attivi provenienti dalle giacenze, ovvero dal denaro sul conto. Questa viene chiamata ritenuta fiscale perché viene detratta direttamente dalla banca come sostituto d’imposta, per poi essere versata allo Stato a favore del correntista. Viene applicata quindi un’aliquota del 26% sugli interessi lordi. Possiamo dividerli in interessi lordi che non considerano la ritenuta fiscale e interessi netti che la considerano.
Per esempio, scegliendo un conto corrente dal tasso lordo del 2%, avremo un tasso netto dell’1,48%. Su 2.000 euro depositati durante un trimestre gli interessi lordi sono quindi 10 euro, ma il correntista vedrà arrivare solo 7,40 euro, visto che 2,60 vengono rimossi per trattenuta fiscale.
Conti correnti e trattenuta fiscale: quanto perdi
Riassumendo, quindi, in caso di interessi creditori sulle somme del conto va obbligatoriamente versata la ritenuta fiscale del 26% sugli interessi. Gli interessi creditori o attivi sono quelli che la banca riconosce ai clienti per il deposito di capitali per operazioni finanziarie. Ricordiamo che è anche obbligatoria l’imposta di bollo su tutti i conti correnti. Questa è di importo fisso, saldabile annualmente, trimestralmente o mensilmente.
Per le persone fisiche costa 34,20 all’anno (esenti le persone con un saldo medio annuale sotto ai 5.000 euro). Per le persone giuridiche la bolla è di 100 euro all’anno. Da notare che molte banche preferiscono occuparsi dell’onere dell’imposta di bollo invece di farlo pagare al correntista, offrendo proposte vantaggiose, soprattutto sui conti online.
Per calcolare gli interessi sul conto corrente (e quindi la ritenuta) esiste una semplice formula. Interesse = (capitale depositato * tasso di interesse * tempo)/36500. Questo vi darà gli interessi lordi, a cui dovrete poi rimuovere le spese del conto e la ritenuta fiscale. Attenzione nel caso di imposta da bollo, perché bisogna considerare la giacenza media del conto. Questa può essere una specie di tassa patrimoniale, anche con l’importo fisso.
Se si riceve un solo estratto conto all’anno l’imposta di bolla verrà pagata una sola volta, pagando 34,20 euro. Nel caso di estratto conto mensile dovremo pagare 2,85 euro al mese e in caso di estratto trimestrale pagheremo 8,55 euro al mese. C’è anche l’opzione semestrale, con 17,10 euro ogni sei mesi. Ricordiamo che per tutti questi casi si paga solo se la giacenza media, che sia mensile, trimestrale, semestrale o annuale, supera i 5.000 euro.