Ci sono novità per tutti coloro che guardano eventi sportivi o film dai siti arrivati. Adesso il Governo si mette all’opera: cosa succede.
Da tempo il Governo italiano lotta contro la pirateria, un fenomeno che ormai si è diffuso come un virus in tutto il paese. Il fenomeno che ormai tutti conosciamo è quello legato al cosiddetto “pezzotto” che permette di vedere tutti i prodotti legati alla pay-tv ad un costo a dir poco irrisorio. Ora però arriva il pugno duro: che cosa succederà.
Negli ultimi tre anni, la pirateria nel mondo del calcio ha causato la perdita di un miliardo di euro nelle casse della Lega Calcio. Questa cifra rappresenta un intero anno di diritti televisivi, andati in fumo a causa di attività illegali che danneggiano non solo le squadre di calcio, ma anche l’intero mercato e l’industria calcistica mettendo a rischio numerosi posti di lavoro.
L’8 agosto è entrata in vigore la nuova legge sulla pirateria, la n. 93/2023, che si propone di affrontare in modo deciso e chiaro questo fenomeno criminale. Nonostante la presenza di leggi più stringenti, la diffusione del digitale ha reso possibile commettere atti illegali comodamente da casa, senza percepire appieno la natura criminale di tali azioni.
Il non pagare per i contenuti piratati non danneggia solo i gestori dei diritti, ma colpisce direttamente le squadre di calcio e impoverisce l’intera industria cinematografica. La soluzione a questo problema non è solo legale ma richiede anche una consapevolezza diffusa. Adesso quindi il Governo ha preso il problema in mano ed è pronto ad attuare diverse misure contro la pirateria.
Le attività di pirateria non sono più eventi casuali, ma hanno ormai evidenti legami con la criminalità organizzata. Di conseguenza, è emersa la necessità di una piattaforma tecnologica in grado di consentire interventi tempestivi. Durante il Social Football Summit 2023, l’AGCOM ha presentato una piattaforma tecnologica che promette di interrompere entro 30 minuti la trasmissione di eventi sportivi trasmessi illegalmente.
La piattaforma, chiamata Piracy Shield, è stata donata dalla Lega Calcio ed è considerata una best practice unica in Europa, se non nel mondo, per la sua risposta a requisiti specifici di sicurezza e specifiche tecniche dettate dai numerosi stakeholder coinvolti. L’AGCOM ha già avviato più di 150 procedimenti cautelari da settembre per bloccare siti pirati che trasmettono illegalmente eventi sportivi.
Inoltre Piracy Shield consente un intervento ancora più rapido, con la capacità di interrompere la trasmissione entro poco dopo la segnalazione di violazione da parte dei titolari dei diritti. Le nuove norme consentono all’AGCOM di ordinare agli Internet Service Providers (ISP) di bloccare l’accesso a trasmissioni illegali entro 30 minuti dall’inizio della trasmissione.
La piattaforma opera attraverso un sistema machine-to-machine, consentendo ai titolari dei diritti di segnalare violazioni e agli ISP di bloccare immediatamente l’accesso a contenuti illegali. Con questo intervento, quindi, il Governo vorrebbe fermare la pirateria o quanto meno riuscire a contrastare un fenomeno sempre più dilagante.
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