Se pensi di essere al sicuro con la Navigazione in incognito adesso dovrai ricrederti. C’è una cosa tremenda di cui non sei a conoscenza
La navigazione in incognito è una delle scelte più gettonate dagli utenti della rete. Infatti, sono diverse le motivazioni per le quali può essere utile utilizzare tale modalità, a partire dalla protezione della propria privacy. Navigando in questa maniera sarà possibile evitare che si salvi la cronologia di navigazione, i dati dei moduli ed i cookie. Impostarla può quindi tornare molto utile nel caso in cui vengano utilizzati dei computer pubblici o quando condividiamo un dispositivo con un altra persona.
Ma sono diverse le funzioni che spingono gli utenti ad utilizzarla. Ad esempio, se hai più account su un sito web e desideri accedere contemporaneamente a entrambi senza dover effettuare il logout e il login ripetutamente, puoi utilizzare la modalità incognito per mantenere attive due sessioni separate. Mentre gli amanti dei viaggi sanno bene che alcuni siti web possono modificare i prezzi a seconda della tua posizione. Se pensate che la navigazione in incognito evita ogni tipo di tracciamento vi sbagliate di grosso.
Navigazione in incognito, in pochi lo sanno: che cosa accade
In queste settimane Chrome ha introdotto la modalità incognito con cifratura basata sul riconoscimento biometrico che ha fatto sorgere la domanda sulla vera privacy e sicurezza di questa funzione. Secondo il supporto ufficiale di AVG, esperti nel settore della sicurezza informatica, è importante comprendere fino a che punto la modalità incognito offre effettivamente una navigazione privata. La modalità incognito è progettata per consentire la navigazione senza memorizzare i dati scambiati durante quella sessione specifica.
Secondo il team di supporto di AVG, però, i dati come cookie, tracker e cronologia di ricerca non vengano salvati localmente sul computer, le aziende che offrono servizi di navigazione possono comunque archiviarli. La sfida sta nel fatto che, sebbene tutti i dati locali vengano cancellati alla chiusura della finestra incognito, informazioni cruciali come cookie possono essere condivise con terze parti a fini commerciali, rimanendo invisibili agli altri utenti sulla stessa rete.
Allo stesso tempo i provider di servizi avranno comunque accesso all’indirizzo IP e alla posizione dell’utente, mentre i potenziali malintenzionati potrebbero catturare queste informazioni personali. Quindi, se l’obiettivo è rimanere anonimi e al contempo al sicuro dal tracciamento, la modalità incognito tradizionale potrebbe non offrire la protezione desiderata. In tal senso per provare ad essere protetti maggiormente in rete potrete magari pensare all’utilizzo di una VPN.