La piattaforma streaming Dazn è ponta ad introdurre delle novità nel costo degli abbonamenti. È polemica tra gli utenti.
Diventata celebre durante la pandemia, Dazn è una piattaforma streaming on demand dedicata al mondo dello sport. Il servizio di abbonamento offre agli appassionati la possibilità di guardare i diversi contenuti sportivi a modo loro. Tramite il download dell’applicazione, il servizio permette di consumare quello che si preferisce contemporaneamente su più dispositivi, utilizzando semplicemente una connessione ad internet.
Dazn è di proprietà dell’azienda britannica Perform Group, un gruppo che si occupa della creazione di contenuti sportivi per i media di tutto il mondo e che segue ben quaranta sport diversi. Sulla piattaforma è possibile seguire qualsiasi campionato con un punto di vista privilegiato, godendo di contenuti inediti come interviste esclusive agli sportivi pensate per gli abbonati.
Per gli utenti italiani, dal 2018 il volto di Dazn è Diletta Leotta, conduttrice degli show pre e post partita di Serie A TIM e protagonista di alcuni format non live come Linea Diletta e Day Off. Nei format dedicati agli abbonati della piattaforma, la conduttrice presenta interviste esclusive in cui ha modo di raccontare le vicende personali e professionali dei personaggi dello sport internazionale.
Dazn: aumenta il costo dell’abbonamento
L’utente che desidera abbonarsi a Dazn, può scegliere tra diversi piani, servizi esclusivi e sport da seguire. Per quanto riguarda il calcio, abbonarsi alla piattaforma streaming dello sport ha un costo di 34,99 euro al mese. Il prezzo comprende la possibilità di seguire il top del calcio nazionale e le grandi competizioni internazionali.
Recentemente, la piattaforma on demand ha avvertito gli abbonati sulla variazione del costo dell’abbonamento annuale, da 539 euro a 599 euro. La notizia ha generato una serie di polemiche tra gli abbonati, i quali si chiedono la motivazione dietro all’aumento.
Sul settimanale NuovoTv, il giornalista Cecchi Paone ha risposto allo sfogo di un lettore della sua rubrica, in merito all’aumento del costo dell’abbonamento di Dazn. Cecchi Paone ha mostrato la sua indignazione verso la progressiva privatizzazione del calcio, il quale dovrebbe essere un piacere accessibile a tutti i cittadini e non un privilegio di pochi fortunati.
Il giornalista ha fotografato una situazione precaria dell’economia italiana, dove con l’abolizione del reddito di cittadinanza e la mancanza di un salario minimo, si rischia un collasso disastroso per consumatori e produttori.