Detrazione possibile nel 730 anche per le fatture pagate con PayPal, la documentazione da conservare

È molto importante conoscere tutto ciò che può essere portato in detrazione sul 730 o sul Modello Unico. Ecco cosa sapere per chi usa PayPal.

Riconoscere l’intero insieme delle spese detraibili rappresenta il principale strumento di risparmio in sede di compilazione e dichiarazione dei redditi. È essenziale sapere con esattezza quali importi si possano effettivamente portare in detrazione, se siano previste franchigie e a quanto, nello specifico, ammonti la detrazione. Per esempio nel caso delle spese mediche esiste una base e solo al di sopra di essa si potrà ottenere il 19% di detrazione.

Spese detraibili su 730, come funziona
Pagamenti online via paypal, sono detraibili? (computer-idea.it)

Non è invece prevista franchigia per quanto riguarda le detrazioni relative ai bonus ristrutturazione, superbonus ed ecobonus. In questi casi sarà sufficiente indicare gli importi di spesa per calcolare su di essi la detrazione del 50, 65, 75 o 90%. Ma come comportarsi nel caso di pagamenti effettuati con le carte prepagate?

Pagamenti con Paypal o Postepay, sono sempre detraibili? I documenti da conservare

La domanda è lecita in quanto in tanti credono che solo utilizzando strumenti quali il bonifico bancario o con la carta di credito sia poi possibile detrarre le relative spese nella dichiarazione dei redditi. In realtà non è propriamente così, per lo meno per alcune di esse.

Detrazioni 730 e tracciabilità dei versamenti, i dettagli
Versamenti con paypal. quali documenti conservare (computer-idea.it)

La legge lo specifica con molta chiarezza e questo particolare è in vigore dal 2020: si fa riferimento a molte spese che godono della detrazione del 19%, proprio come quelle sanitarie, indicando tutti gli strumenti che è possibile utilizzare per effettuare i versamenti in primis.

Ma anche per, in sede di dichiarazione dei redditi, avere la certezza che quella percentuale di detrazione verrà applicata sui costi sostenuti. Ebbene viene specificato che il pagamento venga necessariamente effettuato utilizzando strumenti tracciabili. Questo include ovviamente i bonifici bancari, i versamenti bancari o postali ma anche gli assegni bancarie e circolari ed i pagamenti con le carte di credito.

Ma non solo: anche le carte di debito, i pagamenti con e-wallett, app dedicate e mobile wallet ed infine quelli effettuati con le prepagate, potranno essere considerati nel 730. Il dubbio è legato nello specifico ai documenti che occorre conservare, atti a dimostrare la tracciabilità del pagamento, per lo più se effettuato in maniera digitale.

Il contribuente non dovrà fare altro che annotare nella fattura, nel documento commerciale o nella ricevuta fiscale lo strumento che ha usato per il pagamento. Effettuando pagamenti con Paypal invece è sufficiente salvare l’email di conferma inviata in via automatica dopo l’operazione o in alternativa l’estratto conto bancario qualora ci si sia appoggiati su un istituto per il pagamento.

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