Quali sono i documenti da conservare per eseguire la dichiarazione 730? Uno ti fa risparmiare tantissimo: tutto sull’incredibile detrazione.
Ogni anno i cittadini italiani possono stilare il modello per la dichiarazione dei redditi che può dare accesso ad un risparmio corposo. In tal senso è giusto conoscere quali sono i documenti da conservare per usufruire della detraibilità durante il processo.
Come ogni anno, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato attraverso il suo portale il modello 730, destinato alla dichiarazione dei redditi di pensionati e dipendenti, per l’anno di imposta 2023. Uno degli allegati riguarda le istruzioni per le spese detraibili, tra cui quelle mediche.
La dichiarazione 730 è sicuramente una grande opportunità per i cittadini italiani e per questo motivo bisogna conoscere le modalità di compilazione fino alla documentazione che bisogna conservare in caso di verifiche dell’Agenzia delle Entrate.
Conservare determinati documenti è fondamentale per poter risparmiare tramite la dichiarazione 730. Tra i più importanti ci sono quelli per le spese mediche che devono essere inserite affinché si possa attivare la giusta detrazione.
Le spese mediche detraibili vanno indicate nel Quadro E Oneri e spese. Nel rigo E1, alla colonna 2 (spese sanitarie) è necessario inserire la cifra completa delle spese sanitarie sostenute (per sé e per i familiari a carico). Da qui verrà calcolata la detrazione del 19% sulla parte che supera la cifra di 129,11 euro. Le spese inerenti a patologie esenti, per le quali è possibile che la detrazione spettante sia superiore all’imposta dovuta, devono essere indicate nella colonna 1 del rigo E1.
Le spese dei medicinali fanno scattare la detrazione solo nel momento in cui l’acquisto è certificato dallo scontrino fiscale o da una fattura. All’interno del documento devono evidenziarsi la natura e la quantità dei prodotti acquistati, il codice alfanumerico sulla confezione e il codice fiscale del destinatario.
La detrazione per le spese mediche è valida per: analisi; prestazioni chirurgiche; indagini radioscopiche; visite specialistiche; ricerche e applicazioni; acquisto o affitto di protesi sanitarie; prestazioni rese da un medico generico; importi dei ticket pagati ; acquisto di medicinali da banco e/o ricetta medica (anche omeopatici), se le spese sono state eseguite nell’ambito del Servizio sanitario nazionale; spese inerenti al trapianto di organi.
Per le spese indicate è necessario conservare la documentazione fiscale rilasciata al momento dell’acquisto. I medicinali richiedono gli scontrini fiscali parlanti, mentre i certificati medici per usi sportivi, patente, apertura e chiusura di malattie o infortuni, pratiche assicurative e legali richiedono la ricevuta fiscale o la fattura rilasciata dal medico.
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