Per il digitale terrestre non è ancora finita ma ora il problema sembra arrivare non dalla sintonizzazione ma dalla gestione via telecomando.
Il digitale terrestre ha significato per almeno un anno e mezzo parlare di problemi relativi alla sintonizzazione. Nel momento in cui infatti anche nel nostro Paese si è avviata la procedura verso il nuovo digitale terrestre, il cosiddetto DVB-T2, abbiamo attraversato periodi in cui gli apparecchi elettronici sembravano posseduti da entità maligne che impedivano la visione chiara dei canali.
La situazione si è poi lentamente risolta ed è rientrata nei ranghi, anche se più di qualcuno ha dovuto cambiare le proprie abitudini oltre che cambiare decoder. Con il passaggio alla nuova tecnologia, infatti, ci sono stati diversi problemi soprattutto nelle aree in cui la copertura delle antenne era già non ottimale.
Ma adesso che siamo tutti pronti per goderci un primo vero Natale di tranquillità con i canali che non vanno da nessuna parte ci sarà a quanto pare bisogno di cambiare un’altra volta un elemento legato al digitale terrestre: il telecomando. Non sarà un cambiamento che arriverà immediatamente ma è qualcosa di cui occorre essere consapevoli.
AGCOM e il problema dei telecomandi per il digitale terrestre
Per poter guardare i canali preferiti tanti cittadini e tante famiglie hanno deciso di acquistare un nuovo televisore e hanno scelto tra i molti modelli delle cosiddette Smart TV che si trovano da tempo in commercio. Si tratta di televisori che assomigliano vagamente a dei computer dalle prestazioni un po’ ridotte. Al loro interno si trova un sistema operativo ma questo sistema operativo di certo non permette attività complesse.
Nonostante le ridotte prestazioni, con le Smart TV è possibile avere sotto mano tutto ciò che c’è in TV e soprattutto avere anche quello che offrono per esempio i servizi in abbonamento via internet o via satellite. Per rendere l’esperienza più semplice, gli stessi produttori di Smart TV hanno però deciso di cambiare anche i telecomandi e sono moltissimi quelli che ora hanno per esempio eliminato la numerazione classica da 0 a 9.
Secondo AGCOM si tratta di una scelta che nella sostanza rende meno liberi proprio quegli utenti che hanno deciso di passare ad una Smart TV. L’idea è che eliminando i tasti da 0 a 9 e rendendo la fruizione del digitale terrestre quindi un po’ più complicata i produttori di Smart TV stiano spingendo, in gergo si chiama prominence, verso l’adozione di altri sistemi di visione quasi tutti a pagamento.
Per questo sono state stabilite nuove linee per la produzione dei telecomandi che dovranno avere di nuovo tutti i tasti numerici con in più due funzioni: nel momento in cui verrà premuto un tasto numerico la Smart TV dovrà automaticamente passare al canale corrispondente del digitale terrestre e in più dovrà esserci nelle schermate di Home una icona facilmente individuabile per permettere la visione dei canali attraverso il digitale terrestre. Nelle prossime TV ci troveremo quindi probabilmente con due telecomandi in confezione: uno classico e uno più prettamente Smart.