Con Wish e le stelle cadenti la Disney ci fa tornare a sognare e a desiderare. Probabilmente inaugurando un proprio universo narrativo.
Ormai gli universi narrativi cinematografici vanno di moda, la Marvel ha fatto scuola con quasi venti anni di film interconnessi tra loro, cuocendo lentamente i fan da “Iron Man” del 2008, per poi farli bollire con il crossover più redditizio della storia di Hollywood “Avengers” del 2012. E quello era solo l’inizio.
Anche la DC Comics, rivale della Marvel, ha provato a mettere su la “Justice League”, il corrispettivo DC degli Avengers, ma non con gli stessi risultati. Abbiamo altri esempi come la Universal Picture, che qualche anno fa ha provato a (ri)mettere in piedi un’universo narrativo Action/Horror con “La Mummia” con Tom Cruise e Russel Crowe, ma con pessimi risultati.
Ora è il turno della Disney che con l’atteso “Wish” sembra avere intenzione di mettere su un proprio universo narrativo animato, dove ogni film sarà ambientato nella stessa “realtà” e, perchè no, magari i personaggi di film differenti un giorno potranno incontrarsi in un unica opera corale.
Gli easter eggs di Wish
Gli easter eggs (letteralmente uova di pasqua) sono dei particolari inseriti nelle opere di vario genere, che fanno riferimento a cose o persone, legate o meno a quel contesto narrativo. La Disney già da tempo inserisce dei minuscoli dettagli nelle proprie opere che rimandano a film o personaggi del passato.
Anche Wish non fa eccezione e anzi, il film è stato volutamente riempito di riferimenti ad altri lungometraggi Disney, alcuni palesi e ovvi, altri da ricercare nei dettagli della scenografia. Ma “Wish” sta veramente aprendo le porte ad un multi-verso narrativo della Disney?
Il co-direttore Chris Buck dichiara che l’idea di un multi-verso ha sempre stuzzicato l’idea di tutti gli autori Disney, uno degli ultimi esempi è la velocissima comparsa di Rapunzel in “Frozen”. Ma tende anche a chiarire che gli easter-eggs non hanno lo scopo di distrarre lo spettatore da ciò che sta vedendo su schermo.
Ci lascia con il fiato sospeso quando dichiara che, come nella buona e ormai affermata tradizione Marvel, c’è una post-credit scene, cioè una scena alla fine dei titoli di coda, che lascerà esterrefatti tutti i fan e gli spettatori in generale. Chissà cosa ci attende da questa nuova opera Disney.